Oltre 300 birmani hanno cercato rifugio in Thailandia dopo un attacco dell’Esercito di Liberazione Nazionale Karen (KNLA) e dell’Organizzazione di Difesa Nazionale Karen (KNDO) a una base militare nello stato di Kayin
Oltre 300 cittadini birmani hanno cercato rifugio in Thailandia dopo un attacco condotto da gruppi etnici armati contro l’esercito birmano. Questo evento drammatico, avvenuto il 7 maggio 2025, segue l’annuncio della giunta militare di un’estensione del cessate il fuoco, in risposta al devastante terremoto che ha colpito la regione. La situazione è diventata critica, mettendo in luce le tensioni tra il governo birmano e le forze etniche locali.
L’attacco e le forze coinvolte
L’attacco è stato perpetrato dall’Esercito di Liberazione Nazionale Karen (KNLA) e dalla sua alleata, l’Organizzazione di Difesa Nazionale Karen (KNDO). Le forze armate hanno preso di mira una base militare situata nello stato di Kayin, a circa 2,5 chilometri dal confine thailandese. Questo episodio evidenzia la crescente tensione tra il governo birmano e le forze etniche locali, che hanno ripreso le armi contro il regime militare.
L’accoglienza dei rifugiati
Secondo le informazioni fornite dall’esercito thailandese, almeno 327 rifugiati hanno già attraversato il confine e sono stati accolti in due siti temporanei, tra cui un tempio. Le autorità thailandesi, consapevoli della delicatezza della situazione, hanno incrementato i pattugliamenti lungo il confine nella provincia di Tak. Questo intervento mira a prevenire possibili violazioni della sovranità da parte di forze armate straniere, riflettendo la preoccupazione di Bangkok per l’instabilità nel vicino Myanmar.
Situazione umanitaria e preoccupazioni future
Le forze thailandesi stanno fornendo assistenza umanitaria ai rifugiati, ma la situazione rimane tesa. I funzionari locali sono allerta, data la possibilità che il conflitto possa diffondersi oltre il confine. Sebbene la giunta militare birmana avesse cercato di stabilizzare la situazione dopo il terremoto, l’episodio dimostra come le tensioni interne siano ancora lontane dalla risoluzione.






