Mosca, 17 settembre 2025 – La Russia conferma il suo sostegno all’idea di una riforma del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, ritenuta necessaria per adeguare l’istituzione alle nuove realtà geopolitiche mondiali. A dichiararlo è stato il portavoce del Cremlino, Dmitrij Peskov, rispondendo a una domanda di un reporter dell’agenzia TASS.
La posizione di Dmitrij Peskov sulla riforma del Consiglio di Sicurezza
Dmitrij Peskov, portavoce del presidente Vladimir Putin e figura di spicco nella diplomazia russa dal 2012, ha sottolineato come Mosca supporti da tempo l’idea di una revisione strutturale del Consiglio di Sicurezza. “Abbiamo sempre sostenuto la necessità di adattare il Consiglio alle rapide trasformazioni del contesto globale”, ha affermato Peskov, rispondendo alle dichiarazioni del Segretario generale ONU, António Guterres, che ha evidenziato come l’attuale composizione rispecchi le dinamiche del 1945, con conseguenti problemi di legittimità ed efficacia.
Peskov ha precisato che la proposta di limitare il diritto di veto, avanzata da alcune potenze occidentali come Francia e Regno Unito, soprattutto in casi di gravi violazioni dei diritti umani, non deve essere interpretata come un tentativo di riscrivere la storia della Seconda guerra mondiale o minimizzare il ruolo dell’Unione Sovietica.
Le parole di António Guterres e le posizioni internazionali
Nel corso del 2024, António Guterres, Segretario Generale delle Nazioni Unite dal 2017 e riconfermato per un secondo mandato, ha più volte ribadito la necessità di riformare il Consiglio di Sicurezza per renderlo più rappresentativo e funzionale agli equilibri globali contemporanei. Guterres si è detto “simpatizzante verso le proposte di limitare il potere di veto, in particolare in casi di violazioni di diritti umani su larga scala”.
Parallelamente, il presidente russo Vladimir Putin, in un’intervista di fine agosto 2025, ha ribadito la posizione congiunta di Mosca e Pechino a favore di una maggiore rappresentanza di paesi asiatici, africani e latinoamericani nel Consiglio, riconoscendo l’evoluzione del panorama geopolitico verso un ordine multipolare.
Il ruolo di Dmitrij Peskov nella comunicazione del Cremlino
Dmitrij Peskov, figura chiave della comunicazione presidenziale russa, è noto per la sua lunga esperienza diplomatica e il ruolo di portavoce di Vladimir Putin dal 2012. Laureato all’Istituto dei Paesi Asiatici e Africani dell’Università Statale di Mosca, Peskov ha ricoperto incarichi diplomatici in Turchia e al Ministero degli Esteri russo prima di dedicarsi alla gestione delle relazioni con i media a livello presidenziale. La sua funzione consiste spesso nel mediare e spiegare le posizioni russe sui temi sensibili della politica estera, come nel caso della riforma dell’ONU.
Con la crescente attenzione internazionale sulla necessità di aggiornare le istituzioni multilaterali, la Russia ribadisce quindi la sua apertura a una trasformazione del Consiglio di Sicurezza, purché questa rispetti il ruolo storico dei suoi membri permanenti e promuova un equilibrio più equo tra le diverse aree geografiche del mondo.






