Mosca, 16 dicembre 2025 – Il Cremlino ha ribadito oggi la sua posizione netta sul conflitto in Ucraina, respingendo la proposta di una tregua natalizia e confermando l’obiettivo di raggiungere un accordo di pace definitivo. A parlare è stato il portavoce presidenziale russo Dmitry Peskov, figura di rilievo nell’amministrazione di Vladimir Putin dal 2012, il quale ha sottolineato come una sospensione temporanea del conflitto sarebbe solo una pausa per permettere all’Ucraina di riorganizzarsi e proseguire le ostilità.

Nessuna tregua natalizia, ma apertura a un accordo di pace
Nel corso di una conferenza stampa, Peskov ha dichiarato che Mosca non intende concedere una tregua a Natale, definendola una misura che favorirebbe esclusivamente la controparte ucraina. “Vogliamo la pace, non vogliamo una tregua per concedere una pausa all’Ucraina per prepararsi a continuare la guerra”, ha affermato il portavoce. In riferimento ai recenti commenti del presidente americano Donald Trump, Peskov ha aggiunto che la questione cruciale è se sia possibile raggiungere un accordo di pace, ma ha anche precisato che se Kiev punta solo a soluzioni temporanee e non praticabili, la Russia difficilmente parteciperà a tali negoziati.
Parallelamente, il viceministro degli Esteri russo Sergej Ryabkov ha confermato che la Russia non accetterà la presenza di truppe della NATO sul territorio ucraino, nemmeno come parte di garanzie di sicurezza o in coalizioni internazionali. Ryabkov ha inoltre ribadito che Mosca non intende fare concessioni su territori come Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia, Kherson e Crimea, definendo tali questioni non negoziabili. Tuttavia, ha espresso ottimismo sul fatto che le parti siano prossime a una soluzione diplomatica e ha dichiarato a un’emittente statunitense che la Russia è “pronta a raggiungere un accordo” e spera che ciò avvenga al più presto.
Attesa per la valutazione delle garanzie di sicurezza Ue e rapporti con Washington
Il Cremlino ha inoltre annunciato che darà una valutazione ufficiale della recente dichiarazione congiunta dei leader dell’Unione Europea sulle garanzie di sicurezza per Kiev solo dopo aver esaminato il testo completo. Peskov ha spiegato che finora Mosca ha avuto accesso soltanto a resoconti mediatici e che ogni analisi dipenderà dal contenuto specifico del documento.
In merito ai rapporti con gli Stati Uniti, il portavoce russo ha smentito una telefonata recente fra Vladimir Putin e Donald Trump, precisando che l’ultimo contatto ufficiale risale al 16 ottobre scorso. Questa precisazione arriva dopo che Trump aveva dichiarato pubblicamente di aver parlato con il presidente russo in tempi recenti.
Dmitry Peskov, uomo chiave nel comunicare la posizione russa sin dall’inizio del mandato presidenziale di Putin nel 2012, continua a essere la voce ufficiale del Cremlino nel complicato scenario geopolitico attuale, in un momento in cui si cercano segnali concreti per una possibile de-escalation del conflitto in Ucraina.






