Mosca, 4 settembre 2025 – Nel contesto di un conflitto che sembra non trovare ancora vie d’uscita, Mosca torna a sottolineare la mancanza di volontà da parte di Kiev e dei suoi alleati europei di perseguire soluzioni pacifiche. Lo ha dichiarato il vice ministro degli Esteri russo, Mikhail Galuzin, intervenuto in un’intervista rilasciata all’agenzia Tass.
Le posizioni di Mosca e la disponibilità al dialogo
Galuzin ha espresso un certo rammarico per l’atteggiamento di Kiev e dei paesi europei, definendo la loro volontà di pace ancora insufficiente. Tuttavia, ha confermato che la Russia rimane aperta al dialogo, auspicando di poter proseguire i negoziati a Istanbul e valutando anche la possibilità di elevare il livello delle delegazioni coinvolte. Il vice ministro ha inoltre accusato il governo ucraino di aver respinto la necessità di affrontare le cause profonde del conflitto. Secondo gli esperti, con questa espressione Mosca intende riferirsi alle sue rivendicazioni che hanno originato l’invasione, incluse questioni territoriali, l’esclusione di Kiev dalla Nato e la riduzione della capacità militare ucraina.
Parallelamente, il segretario generale della Nato, Marc Rutte, ha ribadito che non è la Russia a decidere sullo schieramento delle truppe occidentali in Ucraina, rispondendo così a quanto affermato in precedenza dalla portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, che aveva escluso qualsiasi trattativa sull’intervento militare straniero.






