Mosca, 7 agosto 2025 – Il ministero degli Esteri russo ha convocato l’incaricato d’affari italiano a Mosca, Giovanni Scopa, per esprimere una formale protesta nei confronti dell’Italia. Al diplomatico è stata contestata quella che la Federazione Russa definisce una “campagna anti-russa” condotta attraverso lo spazio informativo italiano.
Secondo quanto reso noto dalle autorità di Mosca, la convocazione è avvenuta anche per denunciare quella che viene considerata una “reazione sproporzionata” da parte del governo italiano in merito alla pubblicazione, da parte dello stesso ministero degli Esteri russo, di un elenco di dichiarazioni ritenute “esempi di discorsi di odio” rivolti contro la Russia.
L’accusa di Mosca: “Diffuse informazioni false”
In un comunicato ufficiale, la diplomazia russa denuncia le “coerenti attività antirusse dei media mainstream italiani”, lamentando la diffusione di “numerosi fake”, compresi articoli di corrispondenti italiani presenti a Mosca, giudicati contenenti “informazioni inaffidabili”. Mosca accusa inoltre il governo italiano di sostenere attivamente “attacchi russofobici” e di permettere “dichiarazioni estremamente ostili contro la Russia”. Tutto questo, secondo il ministero, contribuirebbe soltanto ad aggravare la crisi nei rapporti bilaterali.
La protesta russa arriva pochi giorni dopo che la Farnesina aveva a sua volta convocato l’ambasciatore russo in Italia, Alexei Paramonov, in risposta alla pubblicazione sul sito del ministero degli Esteri russo di una lista contenente affermazioni rilasciate da esponenti di tredici Paesi, dell’Unione Europea e della NATO, bollate da Mosca come “esempi di discorso di odio”. Tra queste figurava anche una dichiarazione del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. In una precedente lista pubblicata nel 2024 erano apparse anche frasi del ministro degli Esteri Antonio Tajani e del ministro della Difesa Guido Crosetto.
Il caso di Valery Gergiev
Nel comunicato diffuso oggi, il ministero degli Esteri russo ha ricordato inoltre la recente cancellazione del concerto del direttore d’orchestra russo Valery Gergiev alla Reggia di Caserta, considerandola un ulteriore esempio della “linea controproducente” italiana nel dipingere la Russia come un nemico. Tale atteggiamento, si legge ancora nella nota, “non va in nessun modo a beneficio degli interessi fondamentali degli italiani” e “non riflette le antiche tradizioni di amicizia e reciproca simpatia tra i popoli della Russia e dell’Italia”.






