Città del Messico, 6 novembre 2025 – Le autorità dello Stato di Michoacán, nel Messico centrale, hanno identificato il giovane autore dell’omicidio del sindaco di Uruapan, Carlos Manzo, avvenuto durante le celebrazioni del Giorno dei Morti il 1º novembre. L’episodio ha suscitato forte clamore e acceso il dibattito sulla sicurezza e la lotta alla criminalità organizzata nel Paese.
L’identificazione dell’omicida
Secondo quanto comunicato dal procuratore Carlos Torres Piña, il responsabile è un ragazzo di 17 anni, Víctor Manuel Ubaldo Vidales, con una storia di dipendenze da anfetamine e marijuana. Il giovane sarebbe stato assoldato dal Cartello Jalisco Nueva Generación (CJNG), una delle principali organizzazioni criminali che operano nello Stato di Michoacán, come ritorsione per l’arresto di un loro capo locale. L’omicidio è avvenuto in plaza Mártires de Uruapan durante la tradizionale festa del Día de Muertos, un momento di forte partecipazione popolare.
L’assassinio ha provocato una vasta mobilitazione cittadina, con manifestazioni di protesta a Morelia, capitale dello Stato, dove si è chiesto giustizia e maggiore sicurezza. La popolazione denuncia il clima di terrore alimentato dalla violenza dei cartelli e accusa il governo federale della presidente Claudia Sheinbaum di non aver risposto alle ripetute richieste di protezione avanzate dal sindaco prima del suo assassinio.
Violenza e sicurezza in Michoacán e Messico: un problema strutturale
Michoacán è una delle regioni più colpite dalla guerra della droga in Messico, un conflitto armato che vede contrapposti i cartelli del narcotraffico, come il CJNG, e le forze di sicurezza statali e federali. Nel 2025, nello Stato sono stati registrati oltre 1.000 omicidi dolosi solo nei primi nove mesi dell’anno, collocandolo tra le aree più pericolose del Paese.
Carlos Manzo, esponente del partito Morena e sindaco di Uruapan dal settembre 2024, era noto per il suo impegno contro la corruzione e la criminalità organizzata. Il suo assassinio si inserisce in una lunga serie di violenze che hanno colpito attivisti, sindaci e difensori dei diritti civili ed ambientali in Messico, molti dei quali vittime di esecuzioni brutali riconducibili ai cartelli.
Il governo di Sheinbaum, al potere dal 1º ottobre 2024, ha mostrato un cambio di rotta rispetto al passato, abbandonando la strategia degli “abbracci, non proiettili” e intensificando le operazioni di polizia contro i narcos. Tuttavia, la persistente escalation di violenza in Michoacán e altre zone del Paese evidenzia le difficoltà ancora aperte nella lotta contro la criminalità organizzata e nella tutela della sicurezza dei rappresentanti istituzionali e della popolazione civile.






