Berlino, 24 giugno 2025 – In un discorso pronunciato oggi al Bundestag, il cancelliere tedesco Friedrich Merz ha chiarito la posizione della Germania riguardo agli investimenti nella Nato, sottolineando che tali decisioni non sono dettate da favori a leader stranieri, ma da motivazioni di sicurezza nazionale e internazionale.
Merz: “Non investiamo nella Nato per fare un favore a Trump”
Durante il suo intervento, Merz ha affermato con forza che la spinta a rafforzare la Nato non è un gesto rivolto al presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ma una risposta fondata sulla preoccupazione per le intenzioni della Russia, che potrebbe estendere il conflitto oltre l’Ucraina. “Dobbiamo essere insieme così forti che nessuno abbia l’ardire di attaccare la Nato”, ha dichiarato il cancelliere, ribadendo il senso di responsabilità della Germania in questo contesto strategico.
Il riferimento a Trump è significativo in un momento in cui i rapporti transatlantici sono al centro dell’attenzione. Merz ha infatti sottolineato che gli investimenti nella difesa sono un dovere condiviso, non una concessione politica. In tal senso ha ricordato il recente incontro con il presidente statunitense: “Trump è la persona chiave che può chiudere la guerra in Ucraina”, ha detto, precisando che i colloqui avviati hanno mostrato segnali di progresso, soprattutto sulla possibile approvazione di nuove sanzioni contro Mosca.
Dazi, sanzioni e geopolitica
Sul piano economico, il cancelliere ha espresso preoccupazione per l’impatto dei dazi imposti dagli Stati Uniti, definendoli una misura che “danneggia tutti” e auspicando una soluzione entro inizio luglio. Ha inoltre ribadito il sostegno della Germania alla difesa dell’esistenza di Israele, dichiarando che questa è una “ragion di Stato”, e invitando Iran e Israele a seguire l’appello del presidente Usa per una tregua.






