Il Parlamento europeo e i Paesi membri dell’Unione europea hanno raggiunto un accordo preliminare sulle salvaguardie a tutela degli agricoltori europei nell’ambito dell’intesa commerciale con il Mercosur, il blocco sudamericano composto da Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay. La notizia è stata confermata da fonti vicine al negoziato, segnando un passo importante verso la ratifica di un accordo atteso da oltre 25 anni.
Mercosur: le clausole di salvaguardia e la protezione del mercato agricolo europeo
Il compromesso concordato prevede due elementi fondamentali. In primo luogo, è stata fissata una soglia dell’8% sulle importazioni di prodotti agricoli dal Mercosur: al superamento di questa quota, l’Unione europea potrà attivare misure di intervento per attenuare l’impatto sul mercato interno e tutelare i settori più vulnerabili. In secondo luogo, l’intesa include una dichiarazione sugli standard di produzione applicabili ai prodotti importati, accompagnata da un rafforzamento dei controlli sanitari e fitosanitari per garantire sicurezza e qualità.
Queste misure vanno a integrare un pacchetto che prevede anche un monitoraggio semestrale delle importazioni sensibili come carne bovina, pollame e zucchero. Saranno attivate indagini rapide qualora i volumi superino il 10% o se i prezzi scendano sotto questa soglia, con la possibilità di sospendere temporaneamente le riduzioni tariffarie fino a quattro anni, garantendo così una protezione efficace e trasparente.
Le reazioni politiche e le prospettive di ratifica
L’accordo ha suscitato reazioni contrastanti tra gli Stati membri. L’Italia, dopo aver espresso iniziali riserve, ha accolto positivamente le salvaguardie introdotte, dichiarando che valuterà con le associazioni di categoria l’efficacia delle misure per decidere il via libera finale. Anche la Francia, che si era mostrata finora tra le più critiche, ha definito la nuova clausola di salvaguardia “un passo nella giusta direzione” e procederà a una verifica approfondita.
Nonostante ciò, persistono divisioni all’interno dell’Unione. Polonia e Ungheria rimangono contrarie, mentre altri Paesi come Austria e Irlanda stanno valutando le loro posizioni. La minoranza di blocco potrebbe quindi ostacolare la votazione in Consiglio, prevista per le prossime settimane, necessaria per la firma formale dell’accordo da parte della presidente della Commissione Ursula von der Leyen e del presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva, attesa per il 20 dicembre a Brasilia.
L’intesa, che apre il più grande spazio commerciale del mondo con oltre 700 milioni di consumatori, promette di aumentare le esportazioni europee verso i Paesi del Mercosur fino al 39%, sostenendo circa 440mila posti di lavoro. Tuttavia, la ratifica finale dipenderà dalla capacità dell’Unione europea di conciliare le esigenze politiche e le preoccupazioni del settore agricolo.






