Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha voluto fare chiarezza sul lavoro dell’intelligence italiana riguardo le minacce dell’Iran
In un momento di forte tensione internazionale dovuta all’escalation del conflitto tra Israele e Iran, il vicepremier e ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha voluto rassicurare la popolazione italiana sulla sicurezza interna. Intervistato a Messina, Tajani ha dichiarato che “La nostra intelligence e le nostre forze di polizia sono al lavoro per garantire la sicurezza di tutti i nostri cittadini”, sottolineando come le misure adottate siano adeguate all’attuale contesto geopolitico.
Le minacce iraniane e la risposta italiana
Le tensioni in Medio Oriente si sono intensificate dopo una serie di attacchi missilistici iraniani contro Israele, che hanno provocato morti e feriti, con sirene d’allarme risuonate a Tel Aviv, Gerusalemme e altre aree centrali dello Stato ebraico. Secondo fonti americane e israeliane, l’Iran sta preparando missili e altre apparecchiature militari per colpire basi statunitensi nel Medio Oriente, mentre il New York Times riporta che Teheran potrebbe piazzare mine nello Stretto di Hormuz per ostacolare la presenza navale americana nel Golfo Persico.
In questo quadro, Tajani ha ribadito l’importanza del lavoro dell’intelligence italiana, dichiarando testualmente: “Gli Stati Uniti sono gli Stati Uniti, noi siamo l’Italia”, per evidenziare come la strategia nazionale sia autonoma e mirata a tutelare la sicurezza del territorio italiano.
Il ruolo dell’Italia e la gestione dell’emergenza da parte di Tajani
Il ministro degli Esteri ha inoltre confermato che l’Italia sta procedendo all’evacuazione dei cittadini italiani presenti in Israele, dopo aver già organizzato il rientro dall’Iran, dove è stata anche ridotta la presenza di funzionari pubblici. Le autorità israeliane hanno segnalato che attualmente nel Paese si trovano circa 38.000 turisti stranieri, per i quali è stato attivato un servizio di assistenza tramite moduli online e canali digitali in più lingue.
Nel frattempo, la comunità internazionale, con attori come la Russia e le Nazioni Unite, invita alla calma e alla de-escalation, sottolineando i rischi di un conflitto più ampio che potrebbe destabilizzare l’intera regione mediorientale. In tale contesto, l’Italia, pur mantenendo una posizione autonoma, segue con attenzione gli sviluppi, garantendo al contempo la sicurezza dei propri cittadini sul territorio nazionale e all’estero.