Un massiccio raid aereo israeliano ha colpito nella notte la capitale yemenita Sanaa e altre zone strategiche del Paese, prendendo di mira gli accampamenti militari degli Houthi e le riserve di droni d’attacco. L’ordine dell’operazione, denominata “Pacchetto di passaggio”, è stato dato personalmente dal primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu mentre si trovava in volo verso New York, come confermato dall’ufficio del premier.
L’azione militare di Israele in Yemen guidata da Netanyahu e Katz
Il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, ha annunciato su X che l’aeronautica militare israeliana ha effettuato un potente attacco contro numerosi obiettivi terroristici degli Houthi a Sanaa. Katz ha sottolineato che l’offensiva è una risposta diretta agli attacchi di missili e droni provenienti dallo Yemen contro Israele, aggiungendo un avvertimento chiaro: “Chiunque ci faccia del male verrà danneggiato sette volte tanto”. Durante il volo verso New York, Netanyahu ha ricevuto aggiornamenti costanti dal ministro della Difesa e dal Capo di Stato Maggiore delle Forze di Difesa israeliane (IDF), il tenente generale Eyal Zamir.
Secondo la televisione Al Masirah, organo mediatico degli Houthi, l’attacco ha colpito la capitale yemenita senza che al momento siano stati resi noti ulteriori dettagli sul numero di vittime o danni materiali. Questa azione militare si inserisce in un contesto di crescente tensione in Medio Oriente, dove in poche ore Israele ha effettuato raid anche su Gaza e Libano, con numerose vittime civili e militari.
Un’escalation di attacchi in Medio Oriente
Negli ultimi giorni, Israele ha intensificato la sua campagna militare contro presunti obiettivi iraniani e dei loro alleati regionali, tra cui gli Houthi, considerati un braccio del regime di Teheran. Oltre a Sanaa, sono stati colpiti il porto di Hodeidah e il terminal di Ras Isa, con danni significativi anche a una centrale elettrica vicino alla capitale yemenita. Le forze israeliane mirano a neutralizzare le rampe di lancio di razzi e le infrastrutture radar sulla costa del Mar Rosso, da dove partono attacchi contro navi commerciali dirette verso Israele.
Questa recente ondata di attacchi testimonia l’intensificarsi di un conflitto più ampio che coinvolge anche Stati Uniti e Gran Bretagna, impegnati in operazioni di supporto contro i gruppi armati affiliati all’Iran in Medio Oriente. Netanyahu, in questo scenario, ha ribadito la sua determinazione a proseguire la guerra contro Hamas a Gaza e a contrastare la minaccia rappresentata dagli Houthi e dai loro sostenitori, in una strategia che sembra indicare un rafforzamento della posizione israeliana nell’area.






