Nel contesto delle tensioni mediorientali, il ministro di Stato del Qatar, Mohammed bin Abdulaziz Al-Khulaifi, ha ribadito a Napoli, durante i Dialoghi Mediterranei, la centralità del piano di pace tra Israele e Hamas siglato a Sharm el Sheikh come unico piano concreto per la stabilizzazione della regione e ha svelato la possibilità di un accordo con l’Iran.
Il punto del Qatar: piano di pace e Iran
Secondo Al-Khulaifi, questo accordo rappresenta l’unica base valida attualmente sul tavolo e necessita di un sostegno attivo e continuo da parte della comunità internazionale. Il ministro ha sottolineato come l’impegno del Qatar nel processo di pace non sia recente, ma prosegua con determinazione, soprattutto nella cosiddetta “fase 2”. Questa fase prevede il dispiegamento della Forza internazionale di stabilizzazione (ISF) a Gaza, nonché la sua formazione e il rafforzamento della futura governance locale, definita da Al-Khulaifi come la “parola chiave” per una pace duratura.
La sfida della Cisgiordania e le prospettive con l’Iran
Il ministro qatariota ha inoltre evidenziato l’importanza di non trascurare la situazione nella Cisgiordania, ritenuta un elemento cruciale per il successo del processo di pace complessivo. “Ci sono ancora molte sfide e passi importanti da compiere”, ha affermato, rimarcando la complessità della situazione.
Sul fronte iraniano, Al-Khulaifi ha definito la questione “molto critica”, ma si è mostrato ottimista sulla possibilità di replicare il modello di intesa raggiunto a Gaza anche con Teheran. “Credo che questa sia un’occasione unica per aprire un percorso di dialogo e trovare un’intesa”, ha dichiarato, aprendo così a una potenziale svolta nelle relazioni regionali.
L’intervento del ministro del Qatar giunge in un momento in cui il Medio Oriente continua a essere al centro di dinamiche geopolitiche complesse, con attori internazionali che cercano di mediare per evitare il rischio di ulteriori escalation.






