Israele ha colpito Gaza e il sud del Libano causando vittime civili e uccidendo un comandante di Hezbollah: la situazione
Prosegue l’escalation di violenza in Medio Oriente con una serie di attacchi israeliani che hanno colpito duramente sia Gaza sia il Libano. La situazione si aggrava ulteriormente dopo l’uccisione di un alto comandante di Hezbollah e nuovi raid aerei che hanno causato numerose vittime civili. Ecco il bilancio degli attacchi.
Ucciso un comandante di Hezbollah nel sud del Libano
Le Forze di Difesa Israeliane (IDF) hanno annunciato l’eliminazione di Hussein Ali Muzhir, comandante di Hezbollah nella zona del fiume Zahrani, durante un attacco notturno con droni nel sud del Libano, nella città di Babliyeh, a sud di Sidone. Secondo l’esercito israeliano, Muzhir era responsabile di numerosi attacchi con razzi contro Israele e truppe dell’IDF. Contestualmente, i bombardamenti israeliani hanno colpito circa 1.600 obiettivi di Hezbollah in Libano, inclusi lanciatori di missili, centri di comando e strutture militari, con l’obiettivo di neutralizzare la minaccia rappresentata dal movimento sciita sostenuto dall’Iran.
Raid di Israele a Gaza: almeno 20 morti, anche bambini
Nella Striscia di Gaza, la protezione civile locale ha riferito che due raid aerei israeliani notturni hanno provocato la morte di almeno 20 persone, inclusi 6 bambini. Il primo attacco ha colpito una tenda che ospitava sfollati a Khan Yunis, nel sud della Striscia, mentre il secondo ha interessato un campo nel nord del territorio palestinese.
Il gabinetto di sicurezza israeliano, pur non avendo ancora preso nuove decisioni sullo sviluppo del conflitto in Libano, si dice aperto a una de-escalation in caso di accordo con Hezbollah. Intanto, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha invitato i libanesi a lasciare le zone degli scontri per tutelare la loro sicurezza, accusando l’organizzazione paramilitare di usare i civili come scudi umani posizionando armi e missili nelle abitazioni.
Il conflitto resta dunque in una fase di alta tensione e pericolosa instabilità, con le vittime civili che continuano a crescere e la comunità internazionale che monitora attentamente gli sviluppi.






