Betlemme, 30 luglio 2025 – Un nuovo episodio di violenza tra coloni israeliani e famiglie palestinesi si è verificato nell’area di Wadi Ubayyan, a sud-est di Betlemme. Secondo quanto riferito dall’agenzia palestinese ufficiale Wafa, un gruppo di coloni ha preso di mira le abitazioni palestinesi nella zona, causando gravi danni e furti.
Aggressione dei coloni a Wadi Ubayyan: case devastate e minacce di sgombero
Ahmed Ghazal, segretario del movimento Fatah a Kisan, ha raccontato che i coloni hanno attaccato le case di Nassar Rashaida e dei suoi figli, rubando beni personali tra cui pannelli solari e teli di protezione prima di devastare completamente le abitazioni. Due giorni prima dell’assalto, la famiglia era stata minacciata di uno sgombero forzato qualora non avesse lasciato volontariamente la propria casa. Nell’area vivono sette famiglie palestinesi, tra cui donne e bambini, che da tempo subiscono violenze e intimidazioni sistematiche da parte dei coloni, con l’obiettivo di espellere la popolazione palestinese per ampliare gli insediamenti israeliani limitrofi.
Escalation di violenze e appello alle organizzazioni internazionali
Ghazal ha sottolineato che l’attacco è avvenuto a pochi giorni dallo sfollamento di circa 15 famiglie palestinesi da una zona vicina, segnando un’escalation nella politica di svuotamento del territorio da parte della popolazione originaria. Ha lanciato un appello urgente alle organizzazioni per i diritti umani, sia locali che internazionali, affinché intervengano per tutelare i residenti. Le aggressioni spesso si svolgono con la protezione dei soldati israeliani, ha denunciato Ghazal.
L’area di Kisan è da mesi teatro di una serie di aggressioni crescenti, che includono incendi dolosi, blocchi stradali, pestaggi di pastori palestinesi e impedimenti all’accesso alle terre agricole. Wafa definisce questo contesto di violenza un “silenzio internazionale assordante” che permette il perpetuarsi di tali episodi.
Questi fatti si inseriscono in un quadro di tensioni e violenze in Cisgiordania, che ha visto un aumento significativo degli scontri e delle operazioni militari israeliane contro i palestinesi dall’inizio del conflitto a Gaza, con conseguenti numerose vittime tra la popolazione civile, come riportato dalle Nazioni Unite.






