Il Ministero degli Esteri di Israele ha espresso una netta condanna nei confronti della recente dichiarazione di riconoscimento unilaterale della Palestina da parte di alcuni paesi occidentali, tra cui il Regno Unito. La posizione ufficiale di Tel Aviv sottolinea come questa iniziativa non favorisca gli sforzi di pace nella regione, bensì contribuisca a un’ulteriore destabilizzazione.
La replica di Israele al riconoscimento della Palestina
La nota diffusa dal ministero evidenzia che Israele respinge categoricamente la dichiarazione unilaterale di riconoscimento di uno Stato palestinese. “Questa dichiarazione non promuove la pace. Al contrario, destabilizza ulteriormente la regione e mina le possibilità di raggiungere una soluzione pacifica in futuro”, si legge nel comunicato. Tale posizione riflette la persistente tensione tra Gerusalemme e le nazioni che hanno scelto di riconoscere la sovranità palestinese senza un accordo bilaterale.
Il quadro internazionale del riconoscimento palestinese
Nonostante il rifiuto di Israele, la comunità internazionale continua a mostrare un crescente sostegno al riconoscimento della Palestina come Stato sovrano.
La storia del riconoscimento palestinese risale al 15 novembre 1988, quando l’allora presidente dell’Organizzazione per la Liberazione della Palestina, Yasser Arafat, proclamò l’indipendenza dello Stato di Palestina con Gerusalemme Est come capitale designata. Da allora, il numero di Paesi che hanno riconosciuto la Palestina è cresciuto costantemente, con significativi riconoscimenti negli anni 2000 e un’accelerazione a partire dal 2013, anno in cui anche il Vaticano ha ufficialmente riconosciuto la Palestina come Stato.
Tra i più recenti riconoscimenti figurano quelli di oggi del Regno Unito, Canada e Australia.





