Roma, 5 agosto 2025 – In un contesto internazionale sempre più teso, il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu sta cercando di svolgere un ruolo di mediatore tra gli Stati Uniti e la Russia, con l’obiettivo di ridurre le crescenti tensioni tra Washington e Mosca. A riferirlo è la tv pubblica israeliana Kan, che cita fonti vicine al premier, notizia ripresa dal Times of Israel.
Netanyahu e Putin: un nuovo contatto diplomatico
Nelle ultime settimane, Netanyahu ha intensificato i contatti con il presidente russo Vladimir Putin. Ieri si è svolta la seconda conversazione telefonica in sette giorni tra i due leader, anche se il contenuto del colloquio non è stato reso pubblico. Questi scambi avvengono in un momento di particolare instabilità, con il presidente statunitense Donald Trump che ha ordinato il riposizionamento di due sottomarini nucleari americani, reagendo a dichiarazioni considerate “altamente provocatorie” da parte dell’ex presidente russo Dmitry Medvedev.
L’invio dell’inviato speciale USA in Russia e l’ultimatum a Putin
Domani è previsto l’arrivo in Russia di Steve Witkoff, inviato speciale della Casa Bianca, con il compito di spingere Mosca ad accettare un cessate il fuoco in Ucraina. Trump ha infatti imposto a Putin un ultimatum che scadrà venerdì, richiedendo una pronta soluzione al conflitto. La mediazione di Netanyahu si inserisce proprio in questo quadro, con l’intento di facilitare un dialogo diretto tra le due potenze.
L’attuale fase è caratterizzata da un delicato equilibrio diplomatico, mentre i riflettori restano puntati sull’iniziativa israeliana che cerca di evitare un’escalation militare più ampia. Le tensioni tra Stati Uniti e Russia, così come il conflitto in Ucraina, continuano a rappresentare una delle principali sfide della geopolitica mondiale.






