Vienna, 11 novembre 2025 – Nel corso di un intervento alle Nazioni Unite a Vienna, il Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, ha sottolineato l’importanza della lotta alla criminalità organizzata come una questione di responsabilità morale condivisa dall’intera comunità internazionale. Il capo dello Stato ha richiamato la figura di Giovanni Falcone, magistrato simbolo della lotta alla mafia, evidenziando il suo ruolo pionieristico nella promozione della cooperazione internazionale contro il crimine organizzato.
La visione di Giovanni Falcone e la cooperazione internazionale

Nel suo discorso alle Nazioni Unite, Mattarella ha ricordato come Giovanni Falcone avesse intuito l’importanza della cooperazione internazionale come strumento fondamentale per contrastare la criminalità organizzata. Falcone fu tra i primi a comprendere che la mafia non era solo un fenomeno locale, ma un problema globale, capace di estendere le sue ramificazioni oltre i confini nazionali. Tale consapevolezza ha portato all’avvio dei lavori per la Convenzione di Palermo, adottata nel 2000, un trattato internazionale fondamentale per la lotta al crimine transnazionale.
Falcone, magistrato palermitano ucciso dalla mafia nel 1992, ha rappresentato un modello di rigore e innovazione investigativa. La sua metodologia, basata sulla rigorosa ricerca delle prove, sulle indagini patrimoniali e bancarie e sulla collaborazione tra magistrati e forze dell’ordine, ha rivoluzionato la lotta contro Cosa Nostra. Il suo impegno culminò nel celebre maxiprocesso a Palermo, che portò a 19 ergastoli e a complessivi 2665 anni di carcere per boss e gregari mafiosi.
L’impegno rinnovato della comunità internazionale
Al termine del suo intervento, il Presidente Mattarella ha ribadito che oggi è necessario rinnovare solennemente l’impegno contro la criminalità organizzata, considerandolo una responsabilità morale che deve unire la comunità internazionale nel suo insieme. La lotta alla mafia e alle organizzazioni criminali transnazionali non può essere delegata a singoli Stati, ma richiede un coordinamento globale e un impegno condiviso per contrastare efficacemente fenomeni di tale portata.
Il discorso di Mattarella conferma la centralità del tema nel dibattito internazionale e sottolinea il ruolo dell’Italia, paese che ha pagato un prezzo altissimo nella battaglia contro la mafia, nella promozione di iniziative multilaterali volte a consolidare la giustizia e la sicurezza a livello globale.
Con questa testimonianza, il Presidente della Repubblica ha voluto rendere omaggio a Giovanni Falcone, un uomo dello Stato che ha dedicato la propria vita al dovere e alla giustizia, lasciando un’eredità che trascende i confini nazionali e rimane una guida imprescindibile per le future generazioni impegnate nella lotta al crimine organizzato.






