Un tragico episodio ha scosso la comunità ebraica di Manchester durante la festività di Yom Kippur. L’attacco terroristico alla sinagoga Heaton Park Hebrew Congregation, nel sobborgo di Crumpsall, ha provocato due morti e diversi feriti. Uno dei due decessi, come confermato dal comandante della Greater Manchester Police, Stephen Watson, è stato causato da un colpo di pistola sparato dalla polizia durante l’intervento per neutralizzare l’aggressore.
L’attacco alla sinagoga di Manchester e l’intervento della polizia
L’aggressore, identificato come Jihad Al-Shamie, un britannico di origini siriane di 35 anni, si è lanciato prima con un’auto contro la folla e poi ha accoltellato diversi fedeli e una guardia di sicurezza, tentando di entrare nella sinagoga durante la preghiera mattutina. Il sospetto indossava una finta cintura esplosiva, risultata non funzionante dopo gli accertamenti. La polizia è intervenuta rapidamente, arrivando sul posto in meno di sette minuti e aprendo il fuoco per fermarlo.
Dagli esami condotti sul cadavere e dai rilievi di polizia è emerso che una delle vittime è stata colpita accidentalmente dal fuoco amico degli agenti. Anche uno dei feriti ha riportato ferite da arma da fuoco durante la sparatoria.
Il profilo dell’attentatore e le indagini in corso
Jihad Al-Shamie era un cittadino britannico, arrivato in Inghilterra da bambino e residente nell’area di Manchester da circa trent’anni. Non risultava segnalato ai servizi antiterrorismo né noto alle forze dell’ordine per estremismo. L’uomo viveva a pochi minuti a piedi dalla sinagoga e lavorava come tutor di inglese e informatica. I vicini lo descrivono come una persona taciturna, dedita all’attività fisica e riservata.
Le autorità hanno arrestato altre tre persone – due uomini sulla trentina e una donna sulla sessantina – sospettate di essere complici nell’organizzazione dell’attacco. Sono indagati per commissione, preparazione e istigazione ad atti di terrorismo. Il livello di allerta antiterrorismo nel Regno Unito è sotto valutazione, mentre il primo ministro Keir Starmer ha assicurato un impegno totale per la sicurezza della comunità ebraica.
Il bilancio finale dell’attacco è di due morti, quattro feriti gravi e una città ancora scossa per questo gravissimo episodio di violenza.


