Copenaghen, 1 ottobre 2025 – Nel corso del recente vertice europeo tenutosi a Copenaghen, il presidente francese Emmanuel Macron ha espresso una posizione cauta riguardo alla proposta di un “muro di droni” per la difesa del continente. Secondo Macron, i termini utilizzati per descrivere questa soluzione appaiono affrettati e semplicistici, mentre la realtà della sicurezza europea richiede un approccio più sofisticato e articolato.
Macron propone un approccio più complesso alla difesa europea
Durante il summit, Macron ha sottolineato che la difesa dell’Europa non può ridursi a semplici barriere tecnologiche come un “muro di droni”. “Esistono cupole di ferro per gli europei o muri di droni? Le cose sono più sofisticate, più complesse”, ha dichiarato. Per il presidente francese, è fondamentale sviluppare sistemi di allerta precoce capaci di anticipare minacce imminenti e integrare capacità di tiro a lungo raggio e sistemi balistici europei.
Macron ha inoltre posto l’accento sulla necessità di una maggiore cooperazione tra i Paesi europei per la realizzazione congiunta di sistemi di difesa aerea e anti-drone, sottolineando l’importanza sia dell’innovazione tecnologica che della capacità produttiva europea.
Le recenti incursioni di droni sospetti in territori di Paesi come Polonia, Romania, Estonia e Danimarca, senza un’attribuzione certa, hanno messo in luce l’urgenza di rafforzare la protezione dello spazio aereo europeo con strumenti adeguati e coordinati.
Altri temi sul tavolo europeo: diritto internazionale, competitività e protezione degli attori europei
Sempre a margine del vertice di Copenaghen, Macron ha ribadito l’importanza del rispetto del diritto internazionale quando si tratta di congelare beni, riferendosi in particolare agli asset russi nell’ambito del sostegno all’Ucraina. Ha inoltre lodato la capacità finanziaria dell’Unione europea di sostenere l’Ucraina in materia di difesa e nei suoi sforzi macrofinanziari, grazie al lavoro della Commissione europea che ha reso possibile contrarre debiti garantiti dal bilancio comune.
Sul fronte economico, Macron ha espresso la sua preoccupazione per i numerosi dazi autoimposti dagli europei e per la mancanza di protezione verso i propri attori economici. “L’Europa è l’unico posto al mondo che non protegge i propri attori”, ha affermato, evidenziando la necessità di risultati concreti entro la fine dell’anno nei dossier della competitività, della semplificazione, dell’innovazione e del miglioramento del mercato unico.
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