Roma, 20 agosto 2025 – In un momento di crescente tensione nella Striscia di Gaza, il presidente francese Emmanuel Macron ha lanciato un forte monito contro la prevista nuova offensiva militare israeliana, definendola un potenziale “vero disastro” per entrambe le popolazioni coinvolte e per l’intera regione.
Macron: “Offensiva militare a Gaza porterà a un disastro”
Attraverso un messaggio pubblicato sul suo account X, Macron ha espresso preoccupazione per l’imminente escalation militare, sottolineando che un’azione militare intensificata rischia di trascinare il Medio Oriente in una guerra permanente. Il capo dello Stato francese ha riferito di aver discusso la situazione con il re Abdallah di Giordania e il presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi, con i quali spinge per una missione internazionale di stabilizzazione a Gaza.
Macron ha ribadito la necessità di un cessate il fuoco permanente, la liberazione di tutti gli ostaggi e un massiccio invio di aiuti umanitari alla popolazione civile. Ha inoltre sottolineato l’importanza del disarmo di Hamas e del rafforzamento dell’Autorità Nazionale Palestinese nella Striscia come elementi indispensabili per una soluzione duratura.
La Francia guida la diplomazia per una soluzione politica
Il presidente francese ha annunciato che la Francia co-presiederà a settembre, insieme all’Arabia Saudita, una conferenza a New York dedicata alla soluzione dei due Stati, considerata da Macron “l’unica credibile” per garantire pace e sicurezza a israeliani e palestinesi, nonché la sicurezza delle famiglie degli ostaggi.
Parallelamente, la Francia, insieme a Canada e Regno Unito, ha espresso la disponibilità a riconoscere formalmente lo Stato palestinese come parte integrante di una trattativa di pace basata su due Stati. I tre paesi hanno condannato l’aggravarsi delle operazioni militari israeliane, definendo “intollerabile” la sofferenza umana a Gaza, e hanno esortato al ripristino immediato del flusso degli aiuti umanitari sotto il coordinamento delle Nazioni Unite.
Sul fronte europeo, il governo tedesco ha manifestato critiche analoghe all’intensificazione degli attacchi, confermando l’impegno a lavorare per un cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi.






