Parigi, 22 settembre 2025 – La questione israelo-palestinese torna al centro del dibattito internazionale con le dichiarazioni del presidente francese Emmanuel Macron. In un’intervista rilasciata alla Cbs, Macron ha sottolineato come il riconoscimento dello Stato di Palestina rappresenti l’unica strada per avviare un processo politico capace di fermare le ostilità, liberare gli ostaggi e garantire nuovamente gli aiuti umanitari nella striscia di Gaza. Le sue parole arrivano nel giorno in cui la Francia si prepara a formalizzare questo riconoscimento davanti alle Nazioni Unite.
La posizione di Macron sul riconoscimento della Palestina
Emmanuel Macron ha spiegato che il riconoscimento ufficiale della Palestina non è solo un gesto simbolico, ma l’avvio concreto di una trattativa politica necessaria per porre fine al conflitto in corso. Secondo il presidente francese, questa decisione dovrebbe portare rapidamente a un cessate il fuoco tra israeliani e palestinesi, oltre al rilascio degli ostaggi detenuti durante le recenti tensioni. Macron ha inoltre evidenziato l’urgenza di riattivare i canali umanitari verso Gaza, dove la popolazione civile soffre gravi carenze dovute all’interruzione degli aiuti.
Nel corso dell’intervista alla Cbs, Macron ha voluto chiarire che le sue richieste non hanno alcun legame con posizioni antisemite o discriminanti nei confronti della comunità ebraica. Ha ribadito che condanna ogni forma d’odio basata su religione o etnia mentre insiste sulla necessità di trovare soluzioni politiche concrete per evitare ulteriori spargimenti di sangue.
Tensioni diplomatiche tra Francia e Usa sull’antisemitismo
Le dichiarazioni del presidente francese sono arrivate anche in mezzo a una controversia diplomatica con gli Stati Uniti riguardo alla lotta contro l’antisemitismo in Francia. Charles Kushner, ambasciatore americano a Parigi – noto anche per essere genero del presidente Donald Trump – aveva pubblicamente accusato Parigi di non fare abbastanza contro i fenomeni antisemiti nel paese.
Questa accusa ha provocato una reazione immediata da parte delle autorità francesi: Kushner è stato convocato dal ministero degli esteri francese (quai d’Orsay) nelle settimane precedenti ed è stata definita “inaccettabile” quella critica rivolta direttamente al governo francese da parte dell’ambasciatore statunitense.
Macron stesso si è detto contrario all’accusa mossa da Kushner sostenendo che la Francia mantiene impegni precisi nella lotta contro ogni forma d’intolleranza religiosa o razziale senza però rinunciare ad esprimere posizioni politiche autonome rispetto agli eventi internazionali come quello israelo-palestinese.
Appello del Papa per la Terra Santa
Il 22 settembre 2025 Papa Leone si è rivolto alle sorelle Carmelitane Scalze impegnate nei territori della Terra Santa durante un’udienza vaticana dedicata ai Capitoli delle varie congregazioni religiose presenti nel mondo. Il pontefice ha ricordato quanto sia importante oggi più che mai mantenere una presenza silenziosa, ma attenta nei luoghi segnati dall’odio e dalla violenza causati dal conflitto israelo-palestinese.
Il Papa ha ringraziato queste donne dedicate alla preghiera costante affinché possano offrire sostegno spirituale alle popolazioni colpite dalla guerra attraverso testimonianze concrete fatte soprattutto di abbandono fiducioso nelle mani divine. Ha sottolineato come grazie all’impegno delle Carmelitane molte persone trovino conforto anche laddove sembra impossibile immaginare pace o serenità .
L’appello finale del pontefice invita tutti i fedeli ad accompagnarle nella preghiera , facendo sentire vicinanza concreta verso chi soffre quotidianamente negli scenari più difficili dei territori contesi fra israeliani e palestinesi .






