Parigi, 25 novembre 2025 – In un’intervista rilasciata questa mattina alla radio francese RTL, il presidente Emmanuel Macron ha chiarito la posizione della Francia riguardo al conflitto in Ucraina, rassicurando l’opinione pubblica sull’assenza di piani per inviare giovani militari francesi al fronte. Una dichiarazione che si inserisce nel contesto di una guerra che, giunta al suo 1.306° giorno, continua a segnare profondamente l’Europa e il mondo.
Macron: “Mai abbiamo previsto di essere sulla zona del fronte”
Macron ha categoricamente escluso l’ipotesi di un coinvolgimento diretto dei giovani francesi nelle zone di combattimento in Ucraina, sottolineando che “mai abbiamo previsto di essere sulla zona del fronte”. Il presidente ha spiegato che, al termine del conflitto, alcuni soldati francesi saranno dislocati in territorio ucraino, ma esclusivamente in aree lontane dalle linee di fuoco, come Kiev e Odessa, dove svolgeranno compiti di addestramento e sicurezza.
Questa presenza, definita come forza di rassicurazione, potrà anche operare da basi situate in paesi vicini e sarà coordinata con le forze aeree ucraine. Macron ha ribadito la necessità di evitare la diffusione di allarmismi infondati: “Non bisogna creare panico nei francesi. Vedo tanta gente che vuole mettere paura dicendo che manderemo subito delle truppe. È falso”.
Il presidente ha inoltre confermato che nei prossimi giorni sarà annunciata la reintroduzione di un servizio militare nazionale con nuove modalità, ma ha escluso che questo comporterà un coinvolgimento diretto nel teatro bellico.
La posizione francese sul conflitto e le risorse russe congelate
Nel corso della stessa intervista, Macron si è soffermato sulla questione degli asset russi congelati in Europa, tema di grande attualità dopo le proposte statunitensi di utilizzarli per la ricostruzione dell’Ucraina. Il presidente ha ribadito che “spetta agli europei decidere cosa fare di questi beni”, sottolineando l’autonomia e la responsabilità europea in questa materia.
Inoltre, Macron ha espresso un giudizio netto sul ruolo di Vladimir Putin nella guerra, affermando che il presidente russo “non vuole la pace; se la volesse, la farebbe”. Ha ricordato come Mosca continui a colpire obiettivi civili, come a Kiev, distruggendo infrastrutture energetiche e causando sofferenze alla popolazione, soprattutto in vista dell’imminente inverno.
Infine, Macron ha ribadito l’impegno francese a cercare una pace giusta e duratura, che non si traduca in una capitolazione dell’Ucraina: “Vogliamo la pace, ma non una pace che metta l’Ucraina in una situazione impossibile e che permetta alla Russia di estendere ulteriormente la sua minaccia”.






