Roma, 13 agosto 2025 – Nel corso della recente videoconferenza con il presidente degli Usa Donald Trump, il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa ha delineato i punti cardine della posizione americana riguardo al conflitto in Ucraina. Accanto a Emmanuel Macron, Costa ha sottolineato che Trump ha condiviso tre obiettivi fondamentali: un cessate il fuoco immediato, il principio che nessun altro Stato, se non l’Ucraina stessa, può negoziare questioni territoriali riguardanti il Paese, e la disponibilità degli Stati Uniti a collaborare con l’Europa nel rafforzamento della sicurezza una volta raggiunta una pace durevole e giusta.
Trump, la linea degli Stati Uniti sul conflitto ucraino
Il presidente americano Donald Trump si è mostrato fermo nel sostenere che “nessun negoziato può avvenire al posto di Kiev“, ribadendo la centralità dell’Ucraina nelle decisioni sul proprio futuro territoriale. Trump ha anche espresso delusione per le proteste ucraine riguardo alla loro esclusione dai colloqui con la Russia, affermando che è sua intenzione porre fine alla guerra.
Anche il vicepresidente Vance si è espresso al riguardo. Durante il suo intervento davanti ai militari americani schierati nel Regno Unito, Vance ha dichiarato che gli Usa intendono “portare la pace in Europa ancora una volta“, citando una conversazione recente con il presidente Donald Trump. La pace, ha spiegato il Vicepresidente, non può prescindere dalla capacità di “far paura ai cattivi“, facendo riferimento alla potenza dell’aviazione e delle forze armate americane come sostegno imprescindibile all’azione diplomatica.
Queste parole arrivano a pochi giorni da un vertice cruciale previsto il 15 agosto in Alaska tra Trump e il presidente russo Vladimir Putin, un incontro che potrà avere importanti ripercussioni sull’esito della guerra in Ucraina e sul futuro di Kiev. L’amministrazione statunitense sembra voler adottare una linea di fermezza ma anche di disponibilità al dialogo, puntando a stabilizzare una regione ancora segnata da tensioni profonde.
Le posizioni di Zelensky, Macron e i leader europei
Dall’altra parte, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ribadito con fermezza che “la Russia non può mettere veto su quello che l’Ucraina vuole fare in relazione alla sua adesione all’Unione europea e alla NATO“. Durante una conferenza stampa con il cancelliere tedesco Friedrich Merz, Zelensky ha definito l’obiettivo di Putin come l’occupazione totale dell’Ucraina. Ha invitato a intensificare la pressione su Mosca attraverso le sanzioni per ottenere un immediato cessate il fuoco.
Il cancelliere tedesco Merz ha confermato che non è in discussione alcun riconoscimento legale dell’occupazione russa, riaffermando il principio che i confini non devono essere modificati con la forza. Ha inoltre sottolineato l’importanza di includere nei negoziati solide garanzie di sicurezza per Kiev, affinché le forze armate ucraine possano difendere efficacemente la sovranità nazionale.
Il presidente francese Emmanuel Macron ha ribadito che le questioni territoriali saranno discusse esclusivamente dal presidente ucraino. Ha poi sottolineato che gli Usa vogliono ottenere una tregua nel conflitto. Macron ha inoltre annunciato che, nell’ambito dei prossimi negoziati, è disponibile a parlare direttamente con Vladimir Putin qualora fosse contattato, auspicando il vertice in programma in Alaska tra Trump e Putin come un passo verso la pace.
In tale contesto, le dichiarazioni congiunte delle leadership internazionali evidenziano la volontà di mantenere l’Ucraina al centro del processo decisionale. Maniefesta è anche la volontà a lavorare congiuntamente per creare le condizioni necessarie a una pace duratura che rispetti la sovranità e l’integrità territoriale del Paese.






