Mosca, 29 agosto 2025 – Mosca ha duramente criticato il presidente francese Emmanuel Macron per aver definito Vladimir Putin un “predatore” e un “orco”, espressioni giudicate dalla Russia come “insulti volgari” e offensive nei confronti del suo leader e del popolo russo. La polemica si inserisce nel clima teso che continua a caratterizzare i rapporti tra Occidente e Mosca, soprattutto in relazione alla guerra in Ucraina.
Le dichiarazioni di Macron e la reazione russa
In un’intervista alla tv francese Lci, Macron ha descritto Putin come una figura che, “per la sua stessa sopravvivenza, deve continuare a mangiare”, definendolo un “predatore” e un “orco alle nostre porte”. Queste parole sono arrivate a pochi giorni dal vertice di Washington, dove Macron ha partecipato insieme al presidente ucraino Volodymyr Zelensky e a Donald Trump, oltre che ad altri leader europei, per discutere del futuro dell’Ucraina dopo tre anni di conflitto.
Il Ministero degli Esteri russo, tramite la portavoce Maria Zakharova, ha risposto che tali affermazioni “superano il limite non solo della ragionevolezza, ma anche della decenza”, qualificandole come “insulti volgari contro la Russia e il suo popolo. Questo è indegno di un capo di Stato“, ha concluso Zakharova, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa Ria Novosti. Questa reazione si inserisce nella lunga serie di tensioni tra Mosca e Parigi, soprattutto in seguito al sostegno militare e finanziario che la Francia ha garantito a Kiev dall’inizio dell’offensiva russa nel febbraio 2022.
Il contesto internazionale e le posizioni dei leader
Il conflitto in Ucraina si trova ora in una fase cruciale, con continui sforzi diplomatici per trovare una soluzione. A Washington, durante l’incontro tra Zelensky, Trump e i leader europei, si è ribadito l’impegno occidentale a favore di Kiev. La premier italiana Giorgia Meloni ha sottolineato l’importanza di “unità e giustizia” per raggiungere la pace, mentre il segretario generale della Nato Mark Rutte ha chiarito che non si è discusso dell’invio di truppe occidentali, ma di garanzie di sicurezza per l’Ucraina.
Parallelamente, il presidente russo Vladimir Putin ha confermato la volontà di partecipare a un incontro bilaterale con Zelensky, che potrebbe tenersi in Ungheria nelle prossime settimane, mentre il vicepresidente del Consiglio di Sicurezza russo Dmitri Medvedev ha criticato la “coalizione dei volenterosi” occidentali, definendola “fallimentare”.
Il dialogo tra le parti rimane teso, con Mosca che continua le sue operazioni militari e l’Occidente che mantiene il sostegno all’Ucraina, in un quadro geopolitico complesso e in continua evoluzione.





