Parigi, 10 ottobre 2025 – Il presidente francese Emmanuel Macron ha convocato oggi alle 14:30 all’Eliseo i leader dei principali partiti politici, con l’esclusione di quelli del Rassemblement National e di La France Insoumise. La decisione arriva in un momento delicato della vita politica francese, a seguito delle dimissioni a sorpresa del primo ministro Sébastien Lecornu avvenute lunedì scorso. Macron ha assicurato che nominerà un nuovo capo del governo entro venerdì sera.
Macron, la crisi politica e la convocazione all’Eliseo
La convocazione dei leader politici rappresenta un tentativo da parte di Macron di gestire la crisi istituzionale aperta dalla recente uscita di scena di Lecornu, che ha ricoperto la carica di primo ministro dal 9 settembre 2025, dopo la sfiducia al suo predecessore François Bayrou. Lecornu, noto per la sua riservatezza e concretezza, è stato un fedele collaboratore di Macron e ha guidato il governo per meno di un mese. La sua breve permanenza alla guida dell’esecutivo riflette la complessità della situazione politica in Francia, segnata da un Parlamento frammentato e da una crescente opposizione.
Sébastien Lecornu, un profilo politico di spicco
Classe 1986, originario della Normandia, Sébastien Lecornu ha una lunga esperienza ministeriale iniziata nel 2017 con il ruolo di segretario di Stato alla Transizione ecologica. Successivamente ha assunto incarichi di crescente responsabilità, tra cui ministro delle Collettività territoriali, ministro dell’Oltremare e ministro della Difesa dal 2022 al 2025. Nominalo primo ministro nel settembre 2025, Lecornu è stato descritto come un abile negoziatore, capace di mantenere rapporti con diverse forze politiche, e molto vicino al presidente Macron. Tuttavia, la sua stretta vicinanza all’Eliseo e l’impopolarità crescente del presidente hanno complicato il suo ruolo, culminando nelle dimissioni anticipate.
Il presidente Macron, in carica dal 2017 e riconfermato nel 2022, si trova ora a dover fronteggiare una fase politica particolarmente turbolenta, con un governo di minoranza parlamentare e un’opinione pubblica sempre più critica. La convocazione di oggi all’Eliseo segna l’avvio di una nuova fase di consultazioni che dovranno portare all’insediamento di un nuovo governo in tempi rapidi.






