Bruxelles, 26 giugno 2025 – Il Consiglio europeo ha adottato oggi una posizione netta nella sua dichiarazione finale sul conflitto in Medio Oriente, sottolineando l’urgenza di un cessate il fuoco immediato a Gaza e il rilascio incondizionato di tutti gli ostaggi. Il vertice Ue esprime profonda preoccupazione per la gravissima situazione umanitaria nella Striscia di Gaza, dove si registrano livelli inaccettabili di vittime civili e fame diffusa.
Richiesta di revoca del blocco su Gaza e attenzione umanitaria
Nelle conclusioni approvate, i 27 Stati membri invitano esplicitamente Israele a revocare completamente il blocco su Gaza, misura fondamentale per permettere l’accesso e la distribuzione immediata degli aiuti umanitari alla popolazione civile. La crisi, aggravata dai recenti eventi bellici, ha avuto un impatto devastante sulla vita dei circa 590.000 abitanti della città di Gaza, la più popolosa della Striscia, che già soffriva per le limitazioni economiche e sociali imposte dal lungo blocco.
Il Consiglio prende atto del rapporto dell’Alto Rappresentante Kaja Kallas e si impegna a proseguire le discussioni a luglio, monitorando l’evolversi della situazione sul terreno.
L’impegno Ue per la pace e per la stabilità regionale
Parallelamente al tema umanitario, l’Unione Europea riafferma il suo forte impegno per la pace, la sicurezza e la stabilità in tutto il Medio Oriente. Il Consiglio europeo esorta tutte le parti coinvolte a rispettare il diritto internazionale e a mantenere la moderazione, evitando azioni che potrebbero provocare un’escalation del conflitto.
Sottolineando l’importanza della diplomazia, l’Ue conferma che la soluzione alla questione nucleare iraniana può essere raggiunta esclusivamente attraverso negoziati, ribadendo la volontà di contribuire a ogni sforzo diplomatico volto a ridurre le tensioni nella regione.
Le conclusioni del vertice riflettono la complessità della crisi umanitaria e geopolitica che interessa Gaza e l’intero Medio Oriente, con l’Unione Europea che si posiziona come promotrice di un approccio multilaterale, basato sul dialogo e sul rispetto dei diritti umani.
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