Roma, 26 luglio 2025 – Il Regno Unito intende assumere un ruolo di rilievo nell’invio di aiuti umanitari a Gaza per via aerea, una decisione recentemente autorizzata da Israele in risposta alla grave crisi nella Striscia di Gaza. A dichiararlo è stato il primo ministro britannico Keir Starmer in un’intervista rilasciata al Mirror, sottolineando la necessità di un approccio complessivo che porti a una soluzione duratura del conflitto israelo-palestinese.
Il Regno Unito pronto a intervenire con aiuti aerei per Gaza
Starmer ha definito le immagini provenienti da Gaza “assolutamente orribili” e ha espresso rammarico per il fatto che la decisione israeliana di consentire l’ingresso degli aiuti via aerea sia arrivata “troppo tardi”. Il premier ha però assicurato che il governo britannico farà tutto il possibile per garantire che gli aiuti umanitari raggiungano la popolazione palestinese attraverso questa modalità. Tra le iniziative proposte, vi è anche l’accoglienza di un numero maggiore di bambini palestinesi nel Regno Unito, per consentire loro di ricevere cure mediche specialistiche.
Il Regno Unito sta inoltre collaborando con la Giordania per facilitare l’invio di aiuti tramite voli diretti verso Gaza. Tuttavia, diverse agenzie umanitarie hanno definito questo sistema ancora insufficiente, considerata la gravità della crisi umanitaria nel territorio palestinese, dove si stima che oltre 20.000 bambini siano morti dall’inizio del conflitto e quasi un milione rischino la morte per fame e malattie non curate.
Verso un riconoscimento condizionato dello Stato di Palestina
Starmer ha infine commentato la crescente pressione interna ed esterna sul governo britannico riguardo al riconoscimento dello Stato di Palestina. Nei giorni scorsi, un terzo dei parlamentari britannici ha firmato una lettera per sollecitare un riconoscimento ufficiale. Il primo ministro ha precisato che questo passo dovrà essere inserito in un piano più ampio, che porti a una soluzione a due Stati e a una sicurezza duratura sia per i palestinesi sia per gli israeliani.






