Kiev, 14 luglio 2025 – Keith Kellogg, inviato speciale degli Stati Uniti per l’Ucraina, è giunto questa mattina a Kiev per una visita ufficiale nel Paese, come annunciato la settimana scorsa. La notizia è stata confermata su Telegram da Andriy Yermak, principale consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che ha espresso un caloroso benvenuto all’alto rappresentante americano.
La visita di Keith Kellogg a Kiev e il contesto della guerra
L’arrivo di Kellogg avviene in un momento di forte tensione sul territorio ucraino, dove proseguono gli attacchi russi, in particolare nella città di Odessa, colpita da un massiccio attacco con droni che ha lasciato circa 160 mila persone senza riscaldamento né elettricità. Le infrastrutture energetiche della città sono state gravemente danneggiate, coinvolgendo anche tredici scuole, un asilo e diversi ospedali. Le autorità hanno confermato inoltre che almeno quattro persone, incluso un bambino, sono rimaste ferite nell’assalto.
Secondo le fonti ufficiali ucraine, l’offensiva notturna ha visto l’impiego di 167 droni e di missili balistici contro diverse regioni, con un totale di almeno un civile ucciso e quattordici feriti, tra cui due bambini, nelle ultime 24 ore. La difesa aerea ucraina ha abbattuto 106 droni su 162 lanciati, segnalando un’intensa attività bellica.
Durante la sua visita, Kellogg ha incontrato il presidente Zelensky per un colloquio definito “interessante” dall’inviato statunitense, che ha sottolineato l’importanza di “ascoltare” e approfondire le necessità di Kiev. Zelensky ha ribadito la ferma posizione ucraina, affermando che non firmerà accordi solo per apparire diplomaticamente accondiscendente e ha escluso la possibilità di cessioni territoriali, in particolare riguardo alla Crimea.
Il cambio di prospettiva degli Stati Uniti e il sostegno militare
L’incontro segue le recenti dichiarazioni del presidente americano Donald Trump, che pur sostenendo la necessità di una pace “attraverso la forza”, ha espresso opinioni critiche sulla guerra, affermando che l’Ucraina “non avrebbe mai dovuto iniziare” il conflitto con la Russia. Contestualmente, Trump ha annunciato l’invio di missili Patriot all’Ucraina, rafforzando così il supporto militare statunitense.
Keith Kellogg, generale in pensione con un lungo percorso militare e diplomatico, è stato nominato inviato speciale per l’Ucraina dal presidente Trump lo scorso marzo. Durante la sua carriera, ha ricoperto ruoli chiave nelle forze armate statunitensi e ha partecipato a importanti operazioni internazionali. La sua missione a Kiev mira a facilitare il dialogo e a coordinare la strategia di sostegno statunitense in un momento cruciale del conflitto.
Il contesto della visita è segnato anche da una nuova ondata di sanzioni europee contro la Russia, che includono il divieto di importazione di alluminio e restrizioni sulle esportazioni di petrolio, in risposta all’aggressione russa e in vista del terzo anniversario dell’invasione su larga scala dell’Ucraina.
L’arrivo di Kellogg sottolinea l’impegno degli Stati Uniti a mantenere un ruolo attivo nel sostegno all’Ucraina, nonostante le complessità politiche e militari che caratterizzano la crisi in corso.






