Roma, 10 novembre 2025 – Dopo dieci anni di detenzione senza processo, Hannibal Gheddafi, figlio dell’ex rais libico Muammar Gheddafi, è stato rilasciato in Libano. Ad annunciarlo è stato il suo avvocato Laurent Bayon, che ha confermato la decisione della giustizia libanese, disposta a liberare Hannibal sotto il pagamento di una cauzione inizialmente fissata a 11 milioni di dollari e successivamente ridotta a 900.000 dollari.
Dieci anni di detenzione senza processo
Hannibal Gheddafi era stato arrestato nel dicembre 2015 con l’accusa di aver nascosto informazioni sulla scomparsa di Musa al Sadr, imam sciita libanese scomparso in Libia nel 1978. All’epoca dei fatti, Hannibal aveva soltanto due anni e non è mai stato sottoposto a processo durante il lungo periodo di detenzione. La sua permanenza in carcere ha suscitato critiche da parte di organizzazioni per i diritti umani come Human Rights Watch, che ne avevano chiesto la liberazione definendo le accuse “apparentemente infondate”.
Durante questi anni, le condizioni di detenzione di Hannibal sono state oggetto di polemiche e sono state diffuse immagini che mostrano una cella sotterranea priva di luce naturale, condizioni che hanno suscitato reazioni anche in Libia. Il ministero della Giustizia libico aveva più volte richiesto il rilascio del figlio di Gheddafi, sottolineando come la sua detenzione fosse ingiustificata e le condizioni inumane.
Il rilascio di Gheddafi e le condizioni della cauzione
Il Tribunale libanese ha stabilito il rilascio di Hannibal previo pagamento di una cauzione consistente. Tuttavia, il suo avvocato Bayon ha annunciato che presenterà ricorso contro l’importo della cauzione, poiché il suo assistito non dispone della somma a causa delle sanzioni internazionali imposte alla famiglia Gheddafi. Inoltre, nonostante il rilascio, Hannibal non potrà lasciare il Libano in attesa degli sviluppi giudiziari.
Hannibal Gheddafi, noto anche per i suoi trascorsi giudiziari in Europa e per essere stato una figura controversa all’interno della famiglia Gheddafi, era fuggito dalla Libia nel 2011 dopo la caduta del regime del padre, trovando rifugio inizialmente in Siria, dove viveva con la moglie, l’ex modella libanese Alina Skaf.
L’episodio della sua cattura in Libano è legato a un complesso intreccio politico e giudiziario, con accuse che riguardano la misteriosa sparizione dell’imam Musa al Sadr, una vicenda che continua a pesare nelle relazioni tra Libano e Libia. Al momento, resta alta l’attenzione internazionale sulla vicenda legale di Hannibal e sulle implicazioni diplomatiche del suo rilascio.






