Prosegue l’escalation militare nel sud del Libano con nuovi raid aerei condotti dalle Forze di Difesa Israeliane (IDF) contro presunti obiettivi di Hezbollah. L’operazione è in atto mentre continuano le tensioni tra Israele e il gruppo paramilitare sciita, in un contesto di crescente conflittualità regionale.
Raid israeliano nel sud del Libano, 14 morti nel campo profughi
I raid dell’IDF hanno colpito diverse infrastrutture ritenute legate a Hezbollah. Nel corso dell’attacco di ieri sera, un raid aereo israeliano ha provocato la morte di 14 persone in un campo profughi palestinese ad Ain al-Hilweh, nel sud del Libano. Stando a quanto riferito da fonti mediche e dal quotidiano libanese L’Orient Le Jour, molte delle vittime erano giovani che stavano giocando in un campo da calcio. L’IDF ha confermato l’attacco alla zona, definendola un centro di addestramento di Hamas, accusa respinta dal movimento palestinese che ha parlato di “menzogne”.
Evacuazioni e tensioni lungo il confine
L’IDF ha emanato avvisi di evacuazione per i residenti di due villaggi nel sud del Libano, invitandoli a spostarsi verso nord per motivi di sicurezza. Nella mattinata di oggi, l’esercito israeliano ha annunciato di aver eliminato un militante di Hezbollah nell’area di Tiri, impegnato nel tentativo di ripristinare le capacità operative della milizia. Durante l’attacco, otto persone sono rimaste ferite, tra cui un autista di autobus e alcuni studenti a bordo del mezzo nelle vicinanze.
Le tensioni tra Israele ed Hezbollah si inseriscono in un più ampio contesto di conflitto regionale che vede coinvolti anche l’Iran e altri attori mediorientali, con ripercussioni sulla stabilità del Libano e dell’intera area.






