Beirut, 1° dicembre 2025 – Nel contesto della visita di Papa Leone XIV in Libano, emergono appelli accorati da parte dei leader sciiti del paese, duramente colpito da ripetute aggressioni israeliane. Lo Sceicco Ali El-Khatib, figura di rilievo del mondo sciita libanese, ha espresso la speranza che il Pontefice possa contribuire a rinsaldare l’unità nazionale e a portare sollievo a una popolazione provata da un conflitto prolungato.
L’appello dello Sceicco Ali El-Khatib a Papa Leone XIV
Durante un incontro interreligioso a Beirut, il vicepresidente del Consiglio islamico sciita superiore ha sottolineato la difficile situazione del Libano, segnato da continue aggressioni israeliane che minacciano sia il territorio sia il tessuto sociale del paese. “Siamo convinti nella necessità dell’esistenza dello Stato, ma, in sua assenza, siamo stati costretti a difendere noi stessi resistendo all’occupante che ha invaso la nostra terra“, ha dichiarato El-Khatib, aggiungendo che nonostante ciò, la comunità non è “amante delle armi né del sacrificio dei nostri figli“. Rivolgendosi direttamente a Papa Leone XIV, il leader sciita ha fatto un appello affinché il mondo possa intervenire per aiutare il Libano a superare le molteplici crisi, con particolare riguardo all’aggressione israeliana e alle sue conseguenze.
Il ruolo internazionale del Papa e le tensioni regionali
La visita di Papa Leone XIV, eletto nel maggio 2025 e primo pontefice statunitense nella storia della Chiesa cattolica, assume un significato particolare in un’area segnata da conflitti e divisioni religiose. Il suo impegno per la pace, espresso sin dall’inizio del pontificato con un appello a una “pace disarmata e disarmante”, trova eco negli incontri con le comunità locali, comprese quelle sciite che cercano una mediazione internazionale.
Parallelamente, nel più ampio scenario mediorientale, la leadership sciita globale è rappresentata da figure come l’ayatollah al-Sistani in Iraq, la cui posizione di equilibrio e ricerca di pace è ampiamente riconosciuta, anche se non condivisa da tutti i settori, in particolare dai fondamentalisti iraniani. L’incontro tra Papa Leone XIV e al-Sistani ha suscitato reazioni contrastanti, ma rappresenta un tentativo di promuovere il dialogo e la stabilità in una regione segnata da forti tensioni.
In questo quadro complesso, le richieste di aiuto del Libano sciita al Papa si inseriscono in un appello più ampio per un intervento internazionale volto a salvaguardare la pace e l’integrità dei popoli coinvolti.



