Il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov: “Non ci sarà tregua prima dei negoziati”
Mosca, 21 maggio – Il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, ha accusato oggi Emmanuel Macron, Keir Starmer e Ursula von der Leyen “e altre personalità europee” di richiedere con insistenza che gli Stati Uniti si uniscano alle azioni anti-russe e intensifichino le sanzioni (di “chiedere istericamente che gli Stati Uniti si uniscano alle azioni anti-russe e aumentino le sanzioni” queste le sue parole, ndr). Lavrov, citato dalla Tass, ha inoltre aggiunto che Mosca rifiuta e respinge la richiesta di un cessate il fuoco prima dei negoziati con l’Ucraina, dichiarando: “Non vogliamo più questo”.
Il recente attacco del ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, contro Emmanuel Macron e Keir Starmer ha sollevato interrogativi sulle dinamiche geopolitiche attuali. Lavrov ha accusato il presidente francese e il leader del Partito Laburista britannico di tentare di coinvolgere gli Stati Uniti in una nuova escalation contro la Russia. Le loro richieste di intensificare le sanzioni contro Mosca e di un maggiore coinvolgimento statunitense nelle azioni anti-russe sono state definite da Lavrov come “isteriche”.
Le dichiarazioni di Lavrov arrivano in un momento di tensione estrema, in cui le relazioni tra Mosca e l’Occidente sono ai minimi storici a causa della guerra in Ucraina e delle sanzioni economiche imposte. Lavrov ha ribadito che il governo russo respinge categoricamente l’idea di un cessate il fuoco prima dell’inizio dei negoziati, affermando che “non vogliamo più questo”. Questa posizione riflette una strategia russa sempre più assertiva, in cui Mosca si propone come un attore centrale in un contesto geopolitico in evoluzione.
La posizione di Macron e Starmer
Il contesto delle affermazioni di Lavrov è complesso. Da un lato, Macron ha sottolineato la necessità di un’Europa più unita e assertiva nella sua politica estera, auspicando una maggiore cooperazione con gli Stati Uniti per affrontare le minacce globali. Dall’altro, Starmer sta cercando di ridefinire la posizione del Partito Laburista, proponendo un approccio più duro nei confronti della Russia rispetto al suo predecessore, Jeremy Corbyn, che era spesso critico nei confronti delle politiche occidentali.
Le elezioni europee e le strategie politiche
La situazione è ulteriormente complicata dall’avvicinarsi delle elezioni europee, con i leader politici che tentano di capitalizzare sull’atteggiamento popolare contro la Russia. L’alleanza tra Macron e Starmer non è solo una questione di politica estera, ma rappresenta anche una strategia elettorale mirata a rafforzare le loro rispettive posizioni all’interno dei propri Paesi.
La risposta di Mosca e le prospettive future
In questo scenario, il sostegno militare e le sanzioni contro Mosca sono diventati temi centrali, con molti leader europei che chiedono un’azione più decisa. Tuttavia, la risposta di Lavrov indica che Mosca è pronta a resistere alle pressioni occidentali, rendendo la situazione ancora più incerta e instabile. La tensione tra i leader europei e la Russia continua a crescere, suggerendo che il conflitto geopolitico non è destinato a risolversi a breve termine.






