Attimi di puro terrore si sono vissuti su un treno in viaggio nei pressi di Cambridge, dove dieci persone sono rimaste ferite in un violento assalto a colpi di coltello. Due uomini sono stati arrestati a Huntingdon e la polizia ha fatto scattare il “codice Platone”, il protocollo utilizzato nel Regno Unito in caso di sospetto attacco terroristico. Secondo i testimoni, la scena sul convoglio è stata agghiacciante: “C’era sangue ovunque”, hanno raccontato alcuni passeggeri, descrivendo “scene orribili” di panico e disperazione. Le autorità non escludono la pista terroristica, anche se le indagini sono ancora in corso. L’episodio riaccende i riflettori su un problema che da anni affligge la società britannica: la crisi dei crimini con coltello – “knife crime” –, un fenomeno che continua a mietere vittime e a preoccupare le forze dell’ordine e l’opinione pubblica.
Un’emergenza nazionale: quasi 50.000 reati con coltello in un anno
Secondo gli ultimi dati dell’Office for National Statistics (ONS), nell’anno conclusosi a marzo 2025 si sono registrati circa 49.600 reati che coinvolgono coltelli o strumenti affilati in Inghilterra e Galles (esclusa la Greater Manchester). Un numero elevato, ma in lieve calo: -1,4% rispetto al 2023/24 e -4,5% rispetto al 2019/20.
I reati di omicidio legati all’uso di armi da taglio restano tuttavia allarmanti. Nel 2023/24, il Ministero dell’Interno ha documentato 262 omicidi commessi con strumenti affilati — il 46% dei 570 omicidi totali avvenuti in Inghilterra e Galles.
Londra resta la capitale dei knife crime
Il fenomeno presenta forti disparità territoriali. Nel 2024/25, la Polizia Metropolitana di Londra ha registrato il tasso più alto di reati con coltello, pari a 182 ogni 100.000 abitanti, mentre nella Cumbria si è registrato il livello più basso, con 31 reati ogni 100.000 abitanti.
Non solo Inghilterra: i knife crime nel Regno Unito
Il Ministero della Giustizia segnala che, nell’anno conclusosi a marzo 2023, sono stati emessi quasi 19.700 ammonimenti e condanne per possesso di coltelli o armi offensive. A destare particolare preoccupazione è il coinvolgimento dei minori: circa il 18% dei casi riguarda ragazzi tra i 10 e i 17 anni.
Oltre alle statistiche giudiziarie, anche il Servizio Sanitario Nazionale (NHS) contribuisce a delineare la portata dell’emergenza. Nel 2024/25 si sono registrati 3.500 ricoveri ospedalieri per aggressioni con oggetti taglienti, un calo del 10,4% rispetto all’anno precedente. Nonostante il leggero miglioramento, il fenomeno resta di dimensioni allarmanti.
Dati simili emergono anche da Scozia e Irlanda del Nord, dove le autorità segnalano una diffusione costante dei reati con arma bianca, seppure con variazioni regionali.
Una violenza difficile da estirpare
L’assalto vicino a Cambridge riporta dunque al centro del dibattito pubblico una piaga che sembra resistere a ogni tentativo di contenimento. Tra disagio sociale, povertà e cultura della violenza, la Gran Bretagna continua a fare i conti con una crisi che, come dimostra il tragico episodio di ieri, può esplodere ovunque, perfino su un tranquillo treno di pendolari.






