CITTÀ DEL VATICANO, 17 SET — Papa Leone XIV ha rivolto un nuovo, accorato appello riguardo alla drammatica situazione umanitaria nella Striscia di Gaza, ricordando davanti a Dio Onnipotente il comandamento fondamentale: “Non ucciderai”. Al termine dell’udienza generale, il Pontefice ha sottolineato con forza che ogni persona possiede una dignità inviolabile che va sempre rispettata e custodita.
L’appello del Papa per Gaza
Nel contesto di un conflitto che ha profondamente segnato la popolazione della città più popolosa della Striscia, Gaza City, il Papa ha voluto ribadire la necessità di preservare la vita umana e la dignità di ogni individuo. La città di Gaza, situata nella Striscia omonima, è da anni teatro di tensioni e sofferenze, aggravate da blocchi e conflitti ricorrenti che hanno messo a dura prova l’economia e la vita quotidiana degli abitanti, prevalentemente musulmani con una minoranza cristiana.
Il Pontefice, in qualità di guida spirituale della Chiesa cattolica universale, ha utilizzato un linguaggio chiaro e deciso, esortando il mondo a non dimenticare la fragile condizione dei civili a Gaza. La sua posizione si inserisce nella tradizione di una Chiesa che da sempre promuove la pace, la giustizia e il rispetto per la vita umana, principi sanciti anche nel diritto canonico.
La situazione a Gaza
Nelle scorse ore le forze di difesa israeliane, Idf, hanno dato il via all’operazione di occupazione di Gaza City. Fonti sul posto segnalano centinaia di carri armati entrati in città e diversi attacchi dell’esercito di Tel Aviv. La popolazione della città si è data alla fuga, spostandosi verso sud. L’Onu, che attraverso una commissione indipendente ha denunciato che nella Striscia è in corso “un genocidio”, mette in guardia sugli effetti di un’operazione di tale portata: oltre 640mila persone sono a rischio carestia entro un mese.
Intanto si rinnovano gli appelli della comunità internazionale per porre fine al genocidio palestinese e agli attacchi militari.




