Roma, 29 agosto 2025 – La situazione umanitaria ad Haiti si aggrava ulteriormente, colpendo in modo drammatico i minori, come evidenziato dalla direttrice generale dell’Unicef, Catherine Russell, nel corso di un dibattito pubblico al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.
Haiti, aumento esponenziale delle violazioni contro i bambini
Nel 2024 sono state documentate oltre 2.000 gravi violazioni contro i bambini ad Haiti, con un incremento di quasi il 500% rispetto all’anno precedente. Il trend negativo continua nel 2025, con un aumento del 25% delle violazioni nei primi tre mesi dell’anno rispetto allo stesso periodo del 2024. In particolare, si segnala un drammatico aumento di quasi il 700% dei casi di reclutamento e utilizzo di minori da parte delle bande armate, che oggi vedono i bambini costituire circa il 50% dei loro membri. Parallelamente, sono cresciuti del 54% i casi di uccisioni e mutilazioni di minori. La violenza sessuale contro i bambini ha registrato un incremento ancora più allarmante, crescendo del 1000% nel 2024 rispetto all’anno precedente.
Accesso umanitario negato e crisi in espansione
Catherine Russell ha sottolineato che la crisi si è estesa ben oltre la capitale Port-au-Prince, coinvolgendo altre aree del Paese. L’Unicef e i suoi partner umanitari si trovano spesso ostacolati nell’accesso alle zone sotto il controllo delle bande armate. Nel 2023 sono stati verificati cinque casi di negazione dell’accesso umanitario, un numero che è salito vertiginosamente a 728 nel 2024. Questo blocco compromette gravemente la capacità degli operatori di fornire assistenza a circa 1,6 milioni di bambini e donne che vivono in queste aree.
La direttrice generale dell’Unicef ha espresso profonda preoccupazione per la situazione, definendola “devastante per i bambini di Haiti”, che continuano a subire sofferenze inimmaginabili in un contesto di violenza armata diffusa e crescente.





