Londra, 5 settembre 2025 – La vicepremier britannica Angela Rayner ha annunciato le sue dimissioni a seguito dello scandalo legato al mancato pagamento corretto delle tasse sull’acquisto di una seconda casa. La notizia è stata diffusa da Sky News ed è stata confermata dopo la consegna al primo ministro laburista Keir Starmer del rapporto dell’inchiesta condotta da sir Laurie Magnus, advisor indipendente di Downing Street incaricato di vigilare sul rispetto del codice di condotta dei membri del governo.
Angela Rayner e lo scandalo della seconda casa
La vicenda riguarda l’acquisto da parte di Rayner, vicepremier e segretario di Stato per l’edilizia abitativa, di una seconda abitazione a Hove, nell’East Sussex, del valore di 800.000 sterline. Come emerso, l’immobile era stato inizialmente dichiarato come residenza principale, consentendo di usufruire di uno sconto fiscale di circa 40.000 sterline sulla tassa di registro. Dopo l’emersione del caso, la stessa Rayner ha ammesso di aver commesso un “errore” in buona fede, basandosi su consulenze legali che si sono poi rivelate insufficienti. Per questo motivo, si è auto-deferita all’autorità indipendente per un’indagine ad hoc che ha portato alla relazione finale ora consegnata a Starmer.
Lo scandalo si è trasformato in un duro colpo per l’esecutivo laburista, già in difficoltà su più fronti e in calo di consensi. La posizione di Rayner era appesa al filo del rapporto di sir Laurie Magnus, il cui giudizio ha sancito la necessità delle dimissioni, un atto che segna una svolta nel governo guidato da Starmer.
Le reazioni del premier Keir Starmer e del panorama politico
Nel corso delle indagini, il primo ministro Starmer aveva scelto di non confermare né smentire l’eventualità di chiedere le dimissioni della sua numero due, sottolineando che la decisione sarebbe spettata a lui solo dopo l’accertamento completo dei fatti. Starmer ha altresì evidenziato la differenza rispetto alla gestione dell’ex premier Boris Johnson, che non aveva licenziato membri del governo coinvolti in scandali.
L’episodio ha provocato una diffusa condanna nel mondo politico, così come manifestazioni di protesta, tra cui graffiti offensivi apparsi vicino alla proprietà di Rayner, con accuse di evasione fiscale. L’intera vicenda conferma la delicata situazione del governo laburista e l’attenzione mediatica sulla condotta dei suoi esponenti di vertice.






