La tensione tra Lituania e Bielorussia si è ulteriormente aggravata negli ultimi giorni a causa di nuovi attacchi ibridi, che hanno spinto Vilnius ad adottare misure drastiche e chiedere aiuto alla NATO per tutelare la propria sicurezza nazionale e quella della regione baltica.
La richiesta della Lituania alla NATO: “Rispondere agli attacchi ibridi”
Il ministro degli Esteri lituano, Kęstutis Budrys, ha ribadito oggi in una conversazione telefonica con il segretario generale della Nato, Mark Rutte, che la Nato ha il dovere di rispondere agli attacchi ibridi provenienti dalla Bielorussia. Budrys ha sottolineato come queste minacce non riguardino solo la Lituania, ma tutta l’alleanza atlantica. Ha inoltre evidenziato che le ripetute violazioni dello spazio aereo lituano da parte di palloni aerostatici provenienti da Minsk rappresentano un serio pericolo per l’aviazione civile e creano disordini nella società. Una risposta decisa da parte della Nato sarebbe, secondo il ministro, un segnale di forza e affidabilità dell’Alleanza, indispensabile per rafforzare la sicurezza della regione baltica e accrescere la fiducia della popolazione nell’alleanza.
Chiusura del confine e misure di difesa
Dopo una settimana di continui incursioni di palloni aerostatici, la Lituania ha deciso di chiudere temporaneamente il confine con la Bielorussia, autorizzando l’abbattimento di qualsiasi pallone che violi lo spazio aereo nazionale. La premier lituana, Inga Ruginienė, ha dichiarato che «nessun attacco ibrido sarà tollerato» e ha lanciato un appello agli alleati europei e della Nato per una risposta unitaria e risoluta. Al momento, il transito attraverso il confine è consentito solo a diplomatici e cittadini dell’Unione Europea in uscita dalla Bielorussia. Una chiusura a tempo indeterminato del confine sarà discussa e presumibilmente approvata dal governo nella prossima riunione.
Gli attacchi, che hanno provocato disagi significativi all’aeroporto di Vilnius, rappresentano un’escalation che la Lituania intende contrastare con fermezza. La decisione di chiudere il confine e abbattere i palloni è stata definità una misura necessaria per tutelare la sicurezza nazionale e inviare un chiaro segnale a Minsk.
Le reazioni internazionali
La Bielorussia ha definito la chiusura del confine da parte della Lituania una “provocazione” mirata a giustificare politiche anti-bielorusse e ad estendere le sanzioni. Intanto, a livello europeo, la Commissione ha dichiarato di essere a conoscenza degli incidenti e di mantenere stretti contatti con le autorità lituane per valutare la situazione, pur senza entrare nel merito delle cause.
La Lituania non esclude di richiedere consultazioni con la Nato ai sensi dell’articolo 4 del trattato, che consente di convocare colloqui qualora si ritenga minacciata l’integrità territoriale o la sicurezza di uno Stato membro. Tale procedura è stata attivata recentemente da Polonia ed Estonia in risposta a violazioni dello spazio aereo russo.
Il segretario generale della Nato, Mark Rutte, ha confermato la sua disponibilità a sostenere la Lituania, evidenziando l’importanza di una risposta condivisa per la stabilità della regione.






