Questo provvedimento legislativo, che mira a cancellare tutti i procedimenti legali legati agli eventi del referendum unilaterale del 1° ottobre 2017, rappresenta un passo significativo verso la normalizzazione della situazione in Catalogna
La Corte costituzionale spagnola è pronta a dare il proprio consenso alla legge di amnistia per i leader catalani coinvolti nel processo secessionista. Questo provvedimento legislativo, che mira a cancellare tutti i procedimenti legali legati agli eventi del referendum unilaterale del 1° ottobre 2017, rappresenta un passo significativo verso la normalizzazione della situazione in Catalogna. La prima sentenza sul testo sarà discussa la prossima settimana, e le anticipazioni dei media iberici suggeriscono che la bozza della sentenza redatta dalla vicepresidente Inmaculada Montalban conferma la costituzionalità della legge, accogliendo solo tre impugnazioni minori.
Dettagli sulla legge di amnistia
La legge di amnistia, approvata un anno fa, ha come obiettivo principale quello di annullare i procedimenti giudiziari e amministrativi legati agli eventi che hanno segnato lo strappo indipendentista della Catalogna. Tra le questioni affrontate nella bozza di sentenza, emerge la disuguaglianza dei beneficiari del provvedimento di perdono. La Corte ha chiarito che l’amnistia si applica non solo ai responsabili degli atti a favore dell’indipendenza, ma anche a coloro che hanno manifestato contro il processo. È importante notare che i reati amnistiabili sono quelli commessi fino al 23 novembre 2023, escludendo fatti successivi.
Questioni irrisolte
Nonostante i progressi, la bozza non risolve completamente la questione sollevata dal Tribunale Supremo riguardo all’ammissibilità dell’amnistia per il reato di malversazione. Questo nodo dovrà essere affrontato in una futura pronuncia, mantenendo aperto il procedimento giudiziario per Carles Puigdemont, l’ex presidente catalano attualmente latitante in Belgio, colpito da un ordine di cattura in Spagna.
Prossimi passi
La sessione plenaria della Corte per esaminare la relazione di Montalban è fissata per il 10 giugno. I giudici avranno 15 giorni per studiare il testo e votarlo tra il 24 e il 26 giugno. È previsto un appoggio da parte del blocco progressista della Consulta, il che rappresenterebbe un importante sostegno per il governo di Pedro Sánchez. La legge di amnistia, fortemente voluta dal governo, è stata negoziata con i partiti catalanisti in cambio di sostegno politico all’esecutivo, con l’obiettivo dichiarato di favorire la normalizzazione della situazione in Catalogna.