Washington, 18 novembre 2025 – La Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti ha approvato un disegno di legge che obbliga il Ministero della Giustizia a divulgare integralmente i documenti relativi al caso di Jeffrey Epstein. Il provvedimento ha ottenuto il sostegno di oltre due terzi dei deputati, segnando un passo importante verso la trasparenza su uno dei casi più controversi degli ultimi anni negli USA. Il testo ora passa all’esame del Senato, dove si deciderà il destino della misura prima di un’eventuale firma presidenziale.
La spinta bipartisan per la trasparenza sui file Epstein
Un gruppo bipartisan di parlamentari, incluso il deputato repubblicano Thomas Massie e la controversa figura di Marjorie Taylor Greene, ha promosso con vigore la risoluzione, confidando in un’approvazione unanime. La proposta mira a rendere pubblici tutti i documenti giudiziari, le indagini e le prove raccolte nel corso degli anni sul caso Epstein entro 30 giorni dall’entrata in vigore della legge. Al fianco dei legislatori, alcune delle vittime del finanziere pedofilo hanno chiesto che la vicenda non venga più strumentalizzata per fini politici, ma che si faccia chiarezza definitiva sugli abusi e sulle complicità.
Lo speaker della Camera, Mike Johnson, ha annunciato il proprio sostegno alla legge, superando mesi di opposizione che seguivano le indicazioni dell’ex presidente Donald Trump, il quale si era invece mostrato riluttante alla divulgazione completa dei fascicoli. Johnson ha sottolineato l’importanza di proteggere le vittime ma anche quella di garantire la trasparenza pubblica.
La misura per divulgare tutti i file del caso Epstein è passata alla Camera Usa con 427 sì e un solo no, quello di Clay Higgins, deputato repubblicano della Louisiana.

Il contesto e le polemiche legate al caso Epstein
Jeffrey Epstein, imprenditore e criminale condannato per traffico sessuale di minori, morì nel 2019 in carcere in circostanze ufficialmente classificate come suicidio. Il suo caso ha suscitato scandali e numerose controversie, coinvolgendo figure di spicco del mondo politico, finanziario e dello spettacolo. Documenti e testimonianze, a volte parzialmente desecretati, hanno evidenziato un sistema di abusi e complicità.
Negli ultimi mesi, la pubblicazione di registri di volo, agende telefoniche e altri materiali, già noti e in parte diffusi, non ha soddisfatto le richieste di trasparenza totale. La Camera ha dunque deciso di intervenire con una legge che obblighi il Ministero della Giustizia a rendere pubblici tutti i file, rafforzando l’impegno a far luce su ogni aspetto della vicenda.
Il voto di oggi rappresenta un ulteriore tassello nella lunga battaglia per la verità su uno scandalo che continua a scuotere la politica e l’opinione pubblica americana.






