Nato tra le tavole del celebre manga One Piece, il Jolly Roger della ciurma di Cappello di Paglia sta conquistando il mondo reale. Da semplice emblema narrativo, utilizzato dal protagonista Monkey D. Luffy e dai suoi compagni, è diventato oggi una bandiera esposta durante cortei, manifestazioni e iniziative pacifiche in diversi Paesi. Dall’Indonesia al Medio Oriente, il teschio con il cappello di paglia viene adottato da gruppi che vogliono comunicare un messaggio di libertà, sfida e speranza. Una trasformazione che conferma la forza simbolica dell’opera di Eiichirō Oda, dove la libertà è un tema cardine, tanto da essere rievocato anche dal leggendario Re dei Pirati, Gol D. Roger.
La protesta indonesiana e la comparsa del Jolly Roger
Negli ultimi giorni, l’Indonesia ha visto crescere un’ondata di manifestazioni in vista dell’anniversario della sua indipendenza dai Paesi Bassi, ottenuta formalmente nel 1949 dopo la proclamazione del 1945. In questo contesto, la bandiera dei Pirati di Cappello di Paglia è comparsa in modo sempre più visibile: appesa sui pali della luce, sui tetti delle abitazioni, sul retro di veicoli in movimento, segnalando un uso collettivo e simbolico del vessillo. A riportarlo è il Jakarta Globe, che descrive una diffusione capillare e non ufficiale del simbolo in numerosi luoghi pubblici, trasformandolo in un elemento distintivo di queste manifestazioni.
Reazioni contrastanti nella politica locale
La crescente visibilità della bandiera di One Piece ha attirato l’attenzione delle istituzioni, generando un acceso dibattito tra i rappresentanti della politica indonesiana. Da un lato, esponenti conservatori come Sufmi Dasco Ahmad, vicepresidente della Camera e membro del partito Gerindra, hanno espresso preoccupazione, definendo la presenza del simbolo una potenziale minaccia per la coesione del Paese. Altri, come Budi Gonawan, hanno sottolineato l’importanza di mantenere l’attenzione sull’unità nazionale in un momento tanto simbolico quanto l’ottantesimo anniversario dell’indipendenza. All’opposto, alcune voci progressiste hanno accolto il fenomeno come un’espressione legittima del dissenso. Deddy Yevri Sitorus, parlamentare del Partito Democratico Indonesiano di Lotta, ha difeso il diritto alla critica pubblica, mentre il Ministro degli Interni Bima Arya Sugiarto ha invitato a interpretare la scelta della bandiera come un modo creativo per comunicare aspirazioni e richieste collettive.
Le false notizie e il ruolo dei social media
L’uso della bandiera ha anche generato confusione online. Alcuni siti e canali social hanno diffuso la notizia secondo cui il Jolly Roger di One Piece sarebbe stato ufficialmente bandito in Indonesia. Ma queste ricostruzioni non trovano riscontro nei fatti: come precisato da diversi politici, non ci sono state né misure restrittive né divieti. A chiarire ulteriormente la situazione è intervenuto Angelo “Sommobuta” Cavallaro, saggista ed esperto di cultura pop giapponese, che sui suoi profili ha denunciato la diffusione di notizie false e fuorvianti. La verità, ha spiegato, è che le proteste si sono mantenute nei limiti della legalità e non hanno incontrato alcuna repressione diretta da parte delle autorità, proprio in virtù della loro natura pacifica.
Il precedente della Freedom Flotilla
Non è la prima volta che il simbolo dei Mugiwara viene adottato in contesti di protesta e attivismo. Già nel 2023, durante manifestazioni a favore della popolazione palestinese, il teschio con il cappello di paglia è stato innalzato accanto a bandiere nazionali. Lo stesso è avvenuto nel luglio 2025, durante la spedizione della Freedom Flotilla diretta verso Gaza, con l’obiettivo di rompere l’assedio umanitario imposto nella Striscia. In quell’occasione, una delle imbarcazioni coinvolte nell’operazione esponeva chiaramente la bandiera di One Piece, diventata emblema di solidarietà e resistenza. Il messaggio veicolato dagli attivisti era chiaro: rivendicare il diritto alla libertà anche attraverso icone della cultura pop capaci di parlare a generazioni diverse. Del resto, come afferma lo stesso Luffy nel manga: “Chi non rischia, non può costruire un futuro”.






