L’Italia si prepara a intensificare il proprio impegno umanitario in risposta alla crisi umanitaria nella Striscia di Gaza, pianificando il più grande invio di aiuti alimentari dall’inizio del conflitto. La decisione è stata adottata nel corso di una riunione di coordinamento svoltasi a Palazzo Chigi, alla quale hanno partecipato numerosi rappresentanti del Governo italiano.
L’Italia invia nuovi aiuti a Gaza
Nel vertice convocato su delega del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, il ministro degli Esteri e vicepresidente del Consiglio, Antonio Tajani, ha guidato il tavolo di lavoro per definire un’azione congiunta tra i vari ministeri. Alla riunione, che ha visto la partecipazione dei ministri dell’Università e della Ricerca, dell’Agricoltura, della Salute, degli Affari Regionali, della Disabilità, della Protezione Civile, oltre ai vertici dell’intelligence e rappresentanti dei ministeri della Difesa e dell’Istruzione, sono state assegnate le prime indicazioni operative per l’intervento italiano.
L’obiettivo è quello di mettere a sistema le risorse e le competenze delle diverse amministrazioni, rispondendo in modo efficiente alle urgenti necessità della popolazione gazana, duramente colpita dalla crisi.
Missioni tecniche e potenziamento dell’assistenza sanitaria
Una missione tecnica della Farnesina è prevista nei prossimi giorni a Gerusalemme, Ramallah e in Giordania per incontrare le autorità locali e le agenzie delle Nazioni Unite presenti nella regione. Questa missione avrà il compito di coordinare l’impiego degli ospedali regionali per la cura di bambini palestinesi feriti o malati, e di definire ulteriori modalità di assistenza sanitaria.
La Protezione Civile italiana sta inoltre valutando l’invio di moduli prefabbricati per ospedali, scuole e abitazioni temporanee, mettendo a disposizione anche un ospedale da campo proveniente dalla Regione Piemonte. In parallelo, rimane prioritaria l’accoglienza in Italia di minori palestinesi bisognosi di cure specialistiche, con strutture sanitarie italiane di eccellenza – tra cui il Bambin Gesù, il Gemelli, il Rizzoli e il Meyer – già pronte a collaborare con le realtà ospedaliere in Giordania ed Egitto.
Aiuti alimentari e formazione: un impegno rafforzato
Sul fronte umanitario, la Farnesina ha reso noto che l’Italia ha finora inviato 2.400 tonnellate di aiuti alimentari e beni di prima necessità alla popolazione di Gaza e ha accolto oltre 1.200 palestinesi, di cui quasi 200 bambini curati in 22 ospedali italiani. Ora il Governo intende potenziare questo sforzo con un nuovo invio di 100 tonnellate di aiuti alimentari, il più consistente dall’inizio della crisi, raccolte grazie al contributo delle principali realtà del Sistema Italia.
L’intervento coinvolgerà anche il settore privato, con l’invio di medici, macchinari e progetti innovativi in ambiti come la telemedicina, la protesica, e la salute materna e infantile. Inoltre, sono attivi i corridoi universitari inaugurati a inizio ottobre, che hanno già permesso l’arrivo di studenti e ricercatori palestinesi in Italia con borse di studio. Ulteriori operazioni di accoglienza sono previste nelle prossime settimane, con l’obiettivo di ospitare circa 60 persone tra studenti e ricongiungimenti familiari.
Il settore formativo rappresenta un pilastro fondamentale per la ricostruzione e il rafforzamento delle istituzioni palestinesi, con programmi italiani dedicati a sostenere una pubblica amministrazione moderna, efficiente e capace di gestire i servizi essenziali.
L’Italia, con questo impegno articolato su più fronti, conferma la propria vicinanza alla popolazione di Gaza in un momento di grave emergenza, attraverso un’azione coordinata che abbraccia assistenza sanitaria, aiuti alimentari e formazione.






