In un evento commemorativo dall’alto valore simbolico, Kim Jong-un è apparso visibilmente emozionato durante i funerali dei soldati nordcoreani morti in Russia. La cerimonia, che ha avuto luogo in concomitanza con la visita ufficiale di una delegazione russa guidata dalla ministra della Cultura Olga Lyubimova, rappresenta un momento cruciale per l’alleanza tra Mosca e Pyongyang nel contesto della guerra in Ucraina.
Il rito solenne e il coinvolgimento personale di Kim Jong-un
Durante la cerimonia trasmessa dalla televisione di stato nordcoreana, sono state mostrate immagini di Kim inginocchiato e in lacrime davanti a una bara coperta dalla bandiera nazionale, gesto che sottolinea il peso emotivo e politico della manifestazione. Accanto a lui, la figlia adolescente Ju-ae e la sorella Kim Yo-jong, vicedirettrice del dipartimento di propaganda del Partito dei Lavoratori, hanno partecipato all’omaggio personale della dinastia Kim ai caduti. Sul grande schermo sono stati proiettati video che illustrano l’invio delle truppe nordcoreane in Russia, a sostegno dell’operazione militare del Cremlino contro l’Ucraina.
Nonostante le immagini mostrino solo una manciata di bare, in netto contrasto con le stime di oltre 4.700 soldati nordcoreani caduti sul fronte del Kursk, l’evento sembra avere una forte valenza interna, volto a mitigare la crescente frustrazione della popolazione per le perdite umane e a rafforzare il consenso attorno al regime.
La ministra Olga Lyubimova e la diplomazia culturale russa
La visita della ministra russa della Cultura, Olga Borisovna Lyubimova, ha aggiunto un ulteriore livello simbolico alla cerimonia. Lyubimova, figura di spicco nel governo di Mosca dal 2020. La sua presenza a Pyongyang, in rappresentanza della Federazione Russa, riflette una strategia diplomatica mirata a mantenere aperti i canali istituzionali in un momento di tensione internazionale.
In parallelo, i media di stato nordcoreani hanno diffuso filmati di Kim Jong-un mentre firma un “Piano operativo di liberazione di Kursk”, sottolineando il suo ruolo diretto non solo nel dispiegamento delle truppe ma anche nella gestione di specifiche operazioni militari, con l’intento di presentare l’intervento come una svolta favorevole alla Russia nel conflitto ucraino.
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