Pechino, 15 agosto 2025 – In un nuovo rafforzamento delle relazioni diplomatiche tra Corea del Nord e Russia, il leader nordcoreano Kim Jong-un ha inviato un messaggio al presidente russo Vladimir Putin, sottolineando che i rapporti bilaterali tra i due Paesi hanno raggiunto un livello di piena fioritura e che si prevede un ulteriore consolidamento in futuro.
Un legame storico e strategico che si rafforza
Nel messaggio rivolto a Putin, Kim ha ribadito la “grande amicizia e solidarietà tra i popoli dei nostri due Paesi”, sottolineando come questa alleanza sia orientata al futuro e fondata su un obiettivo comune. La lettera è stata inviata in occasione delle celebrazioni per l’80° anniversario della liberazione della penisola coreana dal dominio coloniale giapponese, un evento che ha richiamato le radici storiche di questo rapporto speciale. Kim ha menzionato la “solidarietà storica, tradizionale e di sangue” tra i due Paesi, elementi che hanno elevato l’amicizia bilaterale al livello di un partenariato strategico globale.
Il leader nordcoreano ha inoltre espresso gratitudine a Putin per il messaggio di congratulazioni inviato in occasione dell’anniversario, ricordando i sacrifici e i successi delle forze sovietiche nella liberazione della Corea. Nel suo messaggio, Kim ha augurato a Putin e all’esercito russo “vittoria e gloria”, manifestando fiducia nella capacità di Mosca di salvaguardare dignità, onore e prosperità nazionale.
Questa lettera giunge in un momento in cui Pyongyang sfrutta l’anniversario storico per rinsaldare il proprio stretto allineamento con la Russia, che continua a rappresentare un alleato fondamentale nella regione. Nel 1945, infatti, le truppe sovietiche avanzarono nel nord della penisola coreana, contribuendo a porre fine a 35 anni di dominio coloniale giapponese e a disarmare le forze nipponiche, gettando le basi per la nascita della Repubblica Democratica Popolare di Corea.
La solidarietà militare e politica con Putin al centro del discorso pubblico di Kim
Oggi, 15 agosto 2025, in un evento pubblico celebrativo tenutosi alla piazza dell’Arco di Trionfo a Pyongyang, Kim Jong-un ha pronunciato il suo primo discorso pubblico per l’anniversario della liberazione, elogiando la “solidarietà di Pyongyang con la Russia come potenza infinita”. Kim ha pronunciato il discorso, riportato dalla Kcna, alla presenza di una delegazione russa, tra cui il presidente della Duma di Stato Vyacheslav Volodin e il viceministro della Cultura Andrey Malyshev, che hanno partecipato con l’esecuzione di canzoni russe.
Nel suo intervento, Kim ha definito l’amicizia tra Corea del Nord e Russia un’“alleanza senza precedenti”, sottolineando la lotta comune contro la rinascita del neonazismo e l’impegno nel preservare sovranità, sicurezza e giustizia internazionale. Ha inoltre denunciato gli atti degli “imperialisti” che violano la sovranità di altri Paesi, senza però specificare i destinatari delle sue critiche.
Parallelamente, Vladimir Putin ha risposto con una lettera a Kim Jong-un, elogiando l’“eroismo” delle truppe nordcoreane impegnate in Ucraina al fianco delle forze russe. Nel testo reso pubblico dai media di Pyongyang, Putin ha ricordato la collaborazione storica tra l’Armata Rossa e i coreani nella liberazione dalla dominazione giapponese e ha sottolineato che il legame di amicizia, buona volontà e mutua assistenza rimane forte anche oggi. Ha inoltre affermato che i soldati nordcoreani sono stati determinanti nella liberazione della regione di Kursk dagli occupanti ucraini, un evento che ha evidenziato il coraggio e il sacrificio del popolo nordcoreano agli occhi della Russia.
Putin ha infine ribadito che Russia e Corea del Nord continueranno a collaborare per difendere la propria sovranità e contribuire a un ordine mondiale giusto e multipolare, confermando il rafforzamento dei rapporti bilaterali che ha visto la firma di un patto di mutua difesa tra i due Paesi nel 2024.
Le radici profonde delle relazioni russo-nordcoreane
Il legame tra Russia e Corea del Nord affonda le sue radici nell’occupazione sovietica della Corea settentrionale tra il 1945 e il 1948, periodo in cui l’Unione Sovietica favorì l’ascesa di Kim Il-sung, fondatore della Repubblica Democratica Popolare di Corea. Nel corso della Guerra Fredda, Mosca fu uno dei principali alleati militari ed economici di Pyongyang, con un trattato di amicizia, cooperazione e mutua assistenza stipulato nel 1961.
Tuttavia, dopo la fine dell’Unione Sovietica, le relazioni tra le due nazioni attraversarono una fase di raffreddamento, con la Russia che si orientò strategicamente verso la Corea del Sud. Solo con l’avvento di Vladimir Putin e, più recentemente, con la “operazione militare speciale” russa in Ucraina, i rapporti sono stati nuovamente rinsaldati, grazie anche al sostegno nordcoreano allo sforzo bellico di Mosca, che ha aperto nuovi scenari di cooperazione militare e politica.





