Kiev, 31 luglio 2025 – La recente rivendicazione russa di aver conquistato la città di Chasiv Yar, roccaforte strategica nell’oblast di Donetsk, è stata categoricamente smentita dalle autorità ucraine impegnate sul fronte orientale. Un portavoce militare di Kiev ha definito la notizia una “menzogna”, sottolineando la sistematica disinformazione da parte del ministero della Difesa russo.
Il contesto militare a Chasiv Yar
Chasiv Yar, con una popolazione di circa 12.250 abitanti prima dell’invasione, rappresenta un punto nodale per il controllo della regione di Donetsk. Situata su un’altura strategica, è stata teatro di incessanti scontri e bombardamenti fin dall’inizio dell’invasione russa nel 2022. Dopo la caduta di Bachmut, nel maggio 2023, l’esercito ucraino ha fortificato la zona, riuscendo a rallentare l’avanzata russa, che però ha ripreso con vigore un’offensiva sistematica ad aprile 2024.
Secondo fonti russe, Chasiv Yar sarebbe ormai conquistata in seguito a combattimenti durissimi, con i paracadutisti di Mosca che avrebbero preso il controllo dell’area industriale e di importanti edifici chiave. Tuttavia, Kiev respinge con forza queste affermazioni. Viktor Tregubov, portavoce del Gruppo Strategico Operativo di Khortytsia, ha dichiarato all’Afp: “Consiglio sempre di non considerare il ministero della Difesa russo come una fonte di informazioni. Mentono sistematicamente.”
Le implicazioni strategiche e la situazione sul campo
La conquista di Chasiv Yar rappresenterebbe per Mosca un significativo vantaggio tattico, potenzialmente minacciando altre città chiave come Kramatorsk e Sloviansk, cruciali per le linee logistiche ucraine. La battaglia per questa città è particolarmente accanita, con continui combattimenti che si protraggono da mesi. Gli ucraini, pur soffrendo la superiorità numerica e la pressione costante, continuano a difendere con tenacia la zona, sfruttando le caratteristiche del terreno e opponendo una resistenza efficace.
Nel frattempo, sulla scena internazionale, la guerra non mostra segni di arresto. Kiev ha intensificato la produzione e la cooperazione internazionale per armamenti, mentre Mosca continua gli attacchi con droni e raid mirati contro infrastrutture militari e sistemi di difesa occidentali, come i lanciatori Patriot. La situazione rimane estremamente fluida e il conflitto si conferma come uno dei più complessi e sanguinosi degli ultimi anni.






