Bruxelles, 9 settembre 2025 – La sicurezza dell’Ucraina è ormai considerata dalla Unione Europea come parte integrante della sicurezza europea. A ribadirlo con fermezza è stata Kaja Kallas, Alta rappresentante dell’UE per gli affari esteri e la politica di sicurezza, durante la sua audizione in plenaria al Parlamento Europeo.
L’impegno europeo per la difesa dell’Ucraina
Kaja Kallas ha sottolineato che, finché la Russia proseguirà nella sua guerra illegale, la risposta europea dovrà essere altrettanto decisa: “Noi dobbiamo continuare a combattere”. La politica europea si fonda su tre pilastri principali: in primo luogo, l’Unione ha già addestrato quasi 80.000 soldati ucraini, confermandosi il principale fornitore di formazione militare per le forze armate di Kiev. A questo si aggiunge il lavoro per modificare il mandato della missione militare europea, con l’obiettivo di poter addestrare truppe direttamente in Ucraina, rafforzando così l’autonomia difensiva del Paese.
Il secondo pilastro prevede il sostegno alla sicurezza interna e alla resilienza civile in Ucraina, attraverso una missione civile che ha supportato le forze di polizia e il rafforzamento dello stato di diritto, nonché la gestione delle nuove sfide imposte dalla guerra in corso. Infine, l’UE si impegna a potenziare l’industria della difesa ucraina, facilitando la produzione di materiale bellico all’interno del continente europeo e promuovendo la collaborazione tra Stati membri e Kiev.
Kallas: “La Russia non ha voce in capitolo su come ci difendiamo”
Kallas ha inoltre evidenziato la necessità di continuare a esercitare pressioni su Mosca: “Maggiore pressione significa più sanzioni, compreso il contrasto all’elusione e allo smantellamento della cosiddetta flotta ombra”. Riguardo alle minacce del Cremlino contro le forze occidentali presenti sul terreno, Kallas ha ribadito con fermezza che “la Russia non ha voce in capitolo su come ci difendiamo” e che l’Unione continuerà a tutelare la sicurezza europea.
