Berlino, 14 novembre 2025 – In occasione del vertice dei ministri della Difesa dei Paesi dell’E5 a Berlino, Kaja Kallas, Alto rappresentante dell’Unione Europea per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza, ha affrontato temi cruciali legati alla sicurezza europea e al conflitto in Ucraina, sottolineando l’urgenza di una risposta congiunta agli attacchi ibridi e la necessità di accelerare la mobilità militare.
Kallas, attacchi ibridi e cooperazione europea
Kaja Kallas ha dichiarato che non si possono accettare come normalità gli attacchi ibridi, come le incursioni di droni e altre forme di aggressione contro diversi Stati europei. “Dobbiamo lavorare insieme per contrastare queste minacce“, ha affermato, evidenziando l’importanza di garantire che le forze armate europee possano trasportare rapidamente truppe e attrezzature dove necessario. Questa affermazione si inserisce in un contesto di crescenti tensioni e minacce ibride che vedono l’Europa chiamata a rafforzare la propria capacità di risposta e difesa.
Il ministro della Difesa italiano, Guido Crosetto, intervenuto alla conferenza stampa, ha fornito un dato allarmante: il 93% degli attacchi russi si rivolge a obiettivi civili in Ucraina, senza alcun carattere militare. Crosetto ha definito questa guerra come un attacco diretto ai cittadini ucraini, ribadendo il pieno sostegno dell’Europa a Kiev, sottolineando che il conflitto prosegue esclusivamente per la volontà espansionistica di Vladimir Putin.

La tregua come priorità, ma Mosca non è pronta
Durante la stessa conferenza, Kallas ha rimarcato che la tregua rimane la priorità assoluta, ma ha chiarito che la Russia non mostra alcuna disponibilità a intraprendere un percorso di cessate il fuoco. “Dobbiamo far capire a Mosca che il tempo non gioca a suo favore“, ha detto, annunciando l’impegno europeo nel varare un ventesimo pacchetto di sanzioni per mantenere la pressione su Mosca.
Questi interventi si inseriscono nel quadro di una crisi che prosegue ormai da oltre mille giorni, con l’Unione Europea e i suoi alleati impegnati a sostenere l’Ucraina sia sul piano militare che diplomatico, in attesa di un possibile negoziato che possa assicurare pace e stabilità nell’area.






