Brasilia, 19 settembre 2025 – In un momento cruciale per le relazioni transatlantiche e la geopolitica globale, l’Alto rappresentante dell’Unione europea per la politica estera, Kaja Kallas, ha incontrato oggi a Brasilia il presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva e il ministro degli Esteri Mauro Vieira. La visita, la prima di Kallas in America Latina dal suo insediamento avvenuto il 1º dicembre 2024, si inserisce in un contesto di rinnovato dialogo e collaborazione tra l’Unione europea e il Brasile.
Rafforzamento del partenariato strategico tra UE e Brasile
L’incontro, tenutosi nel prestigioso Palazzo dell’Alvorada alla presenza dell’ambasciatrice dell’UE Marian Schuegraf, ha rappresentato un’occasione per riaffermare il rilancio del partenariato strategico tra l’Unione europea e il Brasile, con particolare attenzione all’adozione e all’attuazione dell’accordo UE-Mercosur, fondamentale per l’ampliamento degli scambi commerciali e la cooperazione politica. Successivamente, Kallas si è recata a Itamaraty per colloqui con il ministro degli Esteri Mauro Vieira e il consigliere speciale della presidenza Celso Amorim, consolidando così un dialogo multilivello.
In parallelo alle questioni economiche e diplomatiche, il Brasile ha recentemente espresso preoccupazione per l’indagine commerciale avviata dagli Stati Uniti ai sensi dell’articolo 301 del Trade Act del 1974, che riguarda temi sensibili quali il commercio digitale, le tariffe preferenziali e la tutela della proprietà intellettuale. In una nota ufficiale, il governo Lula ha chiesto agli Stati Uniti di riconsiderare l’indagine, sottolineando l’importanza di mantenere un sistema commerciale multilaterale e relazioni bilaterali costruttive.
La posizione di Kaja Kallas sulla crisi ucraina e la sicurezza europea
Parallelamente alla sua agenda latinoamericana, Kaja Kallas ha ribadito da Bruxelles l’impegno dell’Unione europea nel contrastare l’aggressione russa in Ucraina. In dichiarazioni rilasciate il 19 settembre, ha annunciato la proposta di un nuovo pacchetto di sanzioni, il diciannovesimo, rivolto a colpire direttamente chi è coinvolto nel rapimento e nell’indottrinamento dei bambini ucraini deportati nei campi russi di rieducazione. Ha inoltre sottolineato che l’UE intensificherà la pressione su Mosca con sanzioni sempre più severe e sostegno militare all’Ucraina, fino a quando non si raggiungerà una pace giusta e duratura.
Kallas ha definito l’aggressione russa una minaccia diretta alla sicurezza europea, evidenziando come Mosca stia violando i confini dell’Unione e richiamando la necessità di privare il Cremlino delle risorse che alimentano il conflitto.
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