John Lisle, storico della scienza e autore di successo, è stato ospite del podcast The Joe Rogan Experience per discutere del suo libro, Project Mind Control: Sydney Gotautleb, the CIA and the Tragedy of MK Ultra. L’intervista con Joe Rogan ha fatto luce sugli esperimenti scioccanti e spesso tragici condotti dalla CIA negli Stati Uniti, un argomento di interesse così profondo che David Chase ne sta adattando i contenuti per una serie televisiva. Lisle, il cui studio iniziale si concentrava sul ruolo degli scienziati nella comunità dell’intelligence, ha rivelato come il programma MK Ultra abbia operato per decenni con un’insana mancanza di controllo.
La tragedia dell’oversight mancante e i segreti del Dr. Gotautleb
Il fulcro del lavoro di John Lisle è l’MK Ultra, un programma che mirava a capire se fosse possibile trovare un “siero della verità” o sviluppare tecniche per controllare la mente umana. Lisle ha spiegato che gli esperimenti non avevano essenzialmente alcuna supervisione, consentendo a individui come Sydney Gotautleb e i suoi collaboratori di condurre “esperimenti selvaggi sulla mente su cittadini americani” senza mai affrontare conseguenze. In effetti, Gotautleb stesso ha ammesso durante un interrogatorio di essere stato “imbarazzato da quello che avevo fatto” e di aver distrutto la maggior parte dei fascicoli del progetto per nascondere le prove.

John Lisle rivela che il piano di Gotautleb per l’MK Ultra fu in gran parte plasmato dagli esperimenti sulle droghe della precedente Office of Strategic Services (OSS), il cui scopo era “inventare armi letali, creare travestimenti ingegnosi, falsificare documenti per agenti segreti”. Il programma MK Ultra si ramificò in 149 sottoprogetti, esternalizzati a ricercatori esterni in ospedali, università e prigioni. Lisle ha sottolineato il cinismo di alcuni di questi esperimenti, come quelli condotti su tossicodipendenti al Lexington narcotic farm. Ai prigionieri veniva somministrata eroina e LSD per testarli, e talvolta veniva data eroina come “ricompensa per la partecipazione a queste prove”. Un altro esempio sconcertante è l’Operation Midnight Climax, dove la CIA gestiva bordelli a San Francisco e dosava ignari avventori con LSD per studiarne le reazioni, registrandoli attraverso specchi unidirezionali.
La segretezza e le sue conseguenze
Il dottor John Lisle ha identificato un problema sistemico che ha permesso tali abusi: il “ciclo vizioso della segretezza”. Ha spiegato che la segretezza porta a una “plausibile negabilità,” la quale a sua volta “porta a un comportamento sconsiderato”. Questo comportamento sconsiderato conduce all’imbarazzo (quando le operazioni vengono scoperte) e l’imbarazzo genera una richiesta di maggiore segretezza, perpetuando il ciclo.
Un altro elemento cruciale discusso da John Lisle è il caso del famigerato psichiatra Ewen Cameron, che operava a Montreal con il finanziamento della CIA. Cameron, convinto di poter “curare” le malattie mentali riducendo i pazienti a uno “stato infantile” attraverso elettroshock intensivi, coma chimici di mesi e deprivazione sensoriale, ha lasciato i suoi soggetti in condizioni molto peggiori. Lisle ha raccontato storie tragiche di vittime, come Mary Morrow, ex tirocinante di Cameron che divenne sua paziente e fu sottoposta a trattamenti brutali contro la sua volontà.
Nonostante i crimini commessi, i responsabili non subirono condanne penali; le vittime ricevettero un risarcimento minimo (750.000 dollari da dividere tra i querelanti) solo dopo che il caso fu risolto in via extragiudiziale negli anni ’80. La documentazione vitale, che ha permesso a Lisle di scrivere il suo libro, è stata fortunatamente scoperta solo perché una manciata di scatole era sfuggita all’incenerimento voluto da Gotautleb. Per John Lisle, l’esposizione di questi schemi è essenziale, poiché dimostra che, sebbene le cospirazioni fittizie abbondino, “è un buon segno” che gli abusi reali vengano alla luce, indicando che “il sistema sta effettivamente funzionando” per il controllo esterno.






