Secondo un rapporto del think tank americano Institute for the Study of War (ISW), la Russia ha avviato la formazione di una riserva strategica di reclute a partire da luglio 2025. La notizia, basata su una fonte interna russa ritenuta affidabile, indica che Mosca sta preparando un contingente supplementare non solo per la prosecuzione del conflitto in Ucraina, ma anche in vista di un possibile scontro con la NATO.
La formazione della riserva strategica
La fonte interna citata dall’ISW ha riferito che sono stati firmati contratti con il ministero della Difesa russo da circa 292.000 nuovi reclutati tra l’inizio del 2025 e il 15 settembre, con una media di circa 7.900 arruolamenti settimanali. Alcune di queste reclute sarebbero destinate a far parte della nuova riserva strategica, anche se non è stato specificato quanti di questi uomini saranno impiegati direttamente sul fronte ucraino. Gli analisti dell’ISW sottolineano che la decisione di creare questa riserva potrebbe essere legata a un calo delle perdite subite dall’esercito russo nell’estate del 2025, consentendo così a Mosca di concentrarsi sulla formazione di un contingente di riserva.
Implicazioni sul conflitto e prospettive future
Secondo l’ISW, la creazione di una riserva strategica da parte della Russia è un segnale evidente che il Cremlino non intende porre fine alla guerra in Ucraina, ma anzi si prepara a intensificare le operazioni offensive nel breve e medio termine. Inoltre, questa mossa potrebbe essere parte di una più ampia strategia di preparazione per uno scontro diretto con la NATO in futuro. A supporto di questa ipotesi vi sono anche i programmi militari e patriottici rivolti ai giovani russi, finalizzati al reclutamento nell’esercito nei prossimi anni.
La situazione sul terreno rimane tesa, mentre la comunità internazionale osserva con attenzione i movimenti militari di Mosca e le dinamiche del conflitto in Ucraina, che continua a provocare vittime civili e militari.






