Tel Aviv, 1 settembre 2025 – Durante la riunione di gabinetto svoltasi nella notte tra il 31 agosto e il 1° settembre, i ministri israeliani di ultradestra Bezalel Smotrich e Itamar Ben Gvir hanno avanzato proposte per l’annessione completa della Cisgiordania. Fonti della Radio dell’Esercito israeliano riferiscono che Israele ritiene di avere una “tacita approvazione” da parte dell’amministrazione statunitense per un’annessione limitata, soprattutto nell’area strategica della Valle del Giordano.
Pressioni per l’annessione della Cisgiordania
Secondo le fonti, la convinzione di Israele di poter procedere con l’annessione si basa su precedenti dichiarazioni e posizioni dell’amministrazione Trump. Già nel 2020, l’allora premier Benjamin Netanyahu aveva ipotizzato un sostegno statunitense all’annessione della Valle del Giordano e di alcune aree degli insediamenti in Cisgiordania, anche se Jared Kushner, consigliere e genero di Trump, aveva smentito tale appoggio.
Negli ultimi mesi, sotto la guida di Smotrich, attuale ministro delle Finanze e leader dell’estrema destra, è stato approvato un ambizioso piano di costruzione di circa 3.400 unità abitative nell’area E1, una zona contesa situata tra Gerusalemme e l’insediamento di Ma’ale Adumim. Questo piano, oltre a espandere gli insediamenti, mira a impedire la futura creazione di uno Stato palestinese indipendente, dividendo di fatto la Cisgiordania e separandola da Gerusalemme Est.
Il ruolo di Bezalel Smotrich e Itamar Ben Gvir
Bezalel Smotrich, nato a Haspin e cresciuto in Cisgiordania, è noto per il suo sostegno all’espansione degli insediamenti israeliani e per la sua opposizione alla creazione di uno Stato palestinese. Ministro delle Finanze dal dicembre 2022, è una figura di rilievo nell’area politica di estrema destra in Israele ed è considerato un attivista convinto delle politiche di annessione.
Da parte sua, Itamar Ben Gvir, Ministro della Sicurezza Nazionale dal 2022 e leader di Otzma Yehudit, è una figura controversa per il suo passato di attivismo estremista e le sue posizioni radicali. Ben Gvir è noto per le sue azioni provocatorie, come le visite alla Spianata delle Moschee, e per le dichiarazioni che hanno suscitato critiche internazionali, inclusi inviti all’espulsione di palestinesi e l’uso della polizia come strumento di controllo nei territori occupati. La sua presenza nel governo israeliano simboleggia un rafforzamento della linea dura verso i territori palestinesi.
La spinta congiunta di Smotrich e Ben Gvir per l’annessione della Cisgiordania si inserisce in un contesto politico interno israelo che vede una crescente polarizzazione e tensioni con la comunità internazionale, mentre il piano di espansione degli insediamenti continua a suscitare preoccupazioni diffuse per le conseguenze sulla pace e la stabilità nella regione.






