Durante una conferenza a Gerusalemme, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha affrontato con franchezza il tema dell’isolamento economico che sta colpendo Israele, sottolineando la necessità di una maggiore autosufficienza nazionale. La dichiarazione arriva in un momento di forte tensione nel paese e nella regione, con il conflitto in corso nella Striscia di Gaza e le crescenti pressioni internazionali.
Israele verso l’autosufficienza economica: le parole di Netanyahu
Nel corso del suo intervento al ministero delle Finanze, Netanyahu ha ammesso che Israele si trova in una sorta di isolamento economico e che il paese dovrà adattarsi a un modello più autarchico. “La parola che più odio: sono un sostenitore del libero mercato, ma potremmo trovarci in una situazione in cui le nostre industrie belliche saranno bloccate”, ha spiegato il premier. Ha quindi ribadito la necessità di sviluppare non solo la ricerca e lo sviluppo, ma anche la capacità di produzione interna per garantire l’approvvigionamento di materiali strategici, in particolare per quanto riguarda le industrie belliche.
Questa presa di posizione riflette le difficoltà che Israele sta affrontando sul piano internazionale, soprattutto dopo l’escalation del conflitto con Hamas nella Striscia di Gaza, iniziato il 7 ottobre 2023. Da allora, Israele ha subito un crescente isolamento politico ed economico, aggravato dalle critiche internazionali e dalle sanzioni di alcuni paesi.
Il contesto regionale e internazionale
L’attuale situazione è segnata da un’intensa attività militare e diplomatica. Israele continua a condurre operazioni militari nella Striscia di Gaza.
In campo internazionale, la visita del segretario di Stato americano Marco Rubio a Gerusalemme ha ribadito la forte alleanza tra Stati Uniti e Israele, mentre sale la preoccupazione per il destino degli accordi di Abramo. Nel frattempo, la compagnia Ryanair ha sospeso i voli da e per Tel Aviv fino a fine marzo 2025, segno delle crescenti preoccupazioni per la sicurezza.
In questo scenario complesso, le parole di Netanyahu sottolineano la volontà di Israele di rafforzare le proprie capacità interne per affrontare un contesto regionale sempre più difficile e un possibile isolamento economico prolungato.






